Covid, nel Bresciano casi raddoppiati in due settimane

Ieri 178 positivi, ben 776 negli ultimi 7 giorni. L’incidenza sale a quota 62. Numeri stabili in Rianimazione
Un tampone per il Covid-19 - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un tampone per il Covid-19 - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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I numeri continuano a correre. Nelle ultime 24 ore nel Bresciano si sono contati altri 178 casi positivi al Sars-CoV-2. In due settimane l’incidenza è più che raddoppiata, passando da 28 a 62 casi ogni 100mila abitanti, sopra la soglia d’allerta della «zona gialla». Per il cambio di colore bisogna prendere in considerazione anche i numeri dei ricoveri: anche quelli sono in (lieve) crescita ma restano ancora «sotto controllo», ampiamente al di sotto delle soglie da «giallo». I posti letto occupati in terapia intensiva sono sempre attorno al 3%, ancora lontani dalla percentuali di rischio del 10%.Una condizione lontanissima da quella della scorsa primavera. Ma certo l’andamento della curva va monitorato con attenzione.

I 178 casi registrati ieri nel Bresciano sono il dato più alto da inizio maggio. Da cinque giorni di fila il numero dei positivi resta sopra quota cento. Il dato settimanale (7-13 novembre) ha raggiunto i 776 positivi, in crescita del 71% rispetto ai sette giorni precedenti (453 casi) e del 120% se si risale al periodo precedente (353 casi dal 24 al 30 ottobre). In pratica in due settimane i numeri sono più che raddoppiati. Nella sola città di Brescia ieri si sono registrati 45 casi, quanti quelli che a fine ottobre si contavano in un giorno nell’intero territorio provinciale. La dinamica, lo ribadiamo, ricalca quella registrata a livello regionale e nazionale.

Ieri in Lombardia 1.237 casi (da quattro giorni il dato regionale è sopra quota mille) con 13 decessi. Il tasso di positività, vale a dire il rapporto casi-tamponi, resta sopra l’1% (1,15% in Lombardia, 1,3% nell’Ats di Brescia). Segno che ormai l’aumento dei casi non è legato (solo) ai maggiori tamponi dovuti al Green pass, ma a una maggiore circolazione del virus. L’effetto del vaccino ha comunque rallentato il contagio (un anno fa, il 13 novembre 2020 si contarono 10.634 casi in Lombardia e 623 nel Bresciano). Ma soprattutto l’effetto si vede sui ricoveri. Nonostante una risalita dei posti letto occupati, i numeri mostrano una sostanziale «tenuta». In Lombardia sono 430 le persone positive ricoverate (il 7% dei posti letto disponibili), un centinaio in più rispetto a un mese fa. Di questi 46 nel Bresciano, un numero al contrario in calo rispetto a inizio ottobre, quando i posti occupati oscillavano attorno ai 60.

La riprova che il vaccino sta funzionando è però il confronto con un anno fa quando i ricoverati in Lombardia erano 7.319, 17 volte in più rispetto a oggi. Dinamica simile nelle terapie intesive: 51 i pazienti Covid ricoverati in Lombardia, di cui 7 nel Bresciano, al Civile. Il dato bresciano è in crescita rispetto alle tabelle di un paio di settimane fa. Ma ricalca i numeri di settembre e ottobre. Se si guardano ai report di metà maggio (quando il contagio era simile all’attuale), le differenze sono evidenti: al tempo i ricoverati nel Bresciano oscillavano tra 350 e 400, di cui una quarantina in terapia intensiva. Ancora più significativo il confronto tra i dati attuali e quelli di un anno fa: il 13 novembre 2020 in Lombardia si contavano 801 pazienti Covid in terapia intensiva, con l’occupazione dei posti letto oltre il 50%. Ieri 51. Sedici volte meno.

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