Covid-19, gli autisti di Brescia Trasporti chiedono i test

«Chiediamo che anche da noi vengano fatti i tamponi o i test sierologici, come quelli in corso a Milano». La Fase 2 è iniziata da una settimana e gli autisti di Brescia Trasporti attendono risposte per quanto riguarda gli accertamenti sulla diffusione del Covid-19 tra i lavoratori dell’azienda.
In particolare, i 350 autisti non hanno mai smesso di lavorare, nemmeno nelle fasi più critiche dell’emergenza, seppur a rotazione con turni ridotti per il taglio delle corse. È forte dunque l’esigenza di sapere se si è stati a contatto con il coronavirus.
«Nelle scorse settimane (due mesi fa a quanto dichiara l'azienda, ndr) i casi sospetti di coronavirus sono stati almeno una ventina - spiega Davide Bertolassi, delegato sindacale della Cgil e componente della Rsu -. Ci sono anche colleghi che perché sospetti o perché stati a contatto con positivi che sono stati a casa per sicurezza, in isolamento fiduciario, ma che poi sono tornati a lavorare normalmente, senza tamponi. Ora queste stesse persone sono state chiamate dai loro medici di famiglia per fare il tampone e sono di nuovo in isolamento in attesa degli accertamenti. Nel frattempo, però, hanno lavorato».
Nelle scorse settimane in azienda si era parlato dell’ipotesi che gli autisti venissero inseriti nella campagna di tamponi fatta sui dipendenti del Comune di Brescia, essendo Brescia Trasporti una controllata (attraverso il gruppo Brescia Mobilità), ma è rimasta solo un’ipotesi.
Il direttore di Brescia Trasporti, Claudio Garatti, spiega che ad oggi non ci sono novità sui tamponi e nemmeno sui test sierologici. «Stiamo aspettando che Regione Lombardia emani le indicazioni sui test ai privati, in assenza è difficile prendere decisioni a riguardo - dichiara -. Nel frattempo stiamo attenti a tutto in tema di sicurezza sui mezzi».
A Milano i test tra i dipendenti dell’Atm sono iniziati nei giorni scorsi per volontà del sindaco Sala, che ha polemizzato con la Regione per il ritardo con cui sta affrontando il tema delle analisi tra i cittadini e tra i lavoratori delle aziende. Un provvedimento del Pirellone è atteso in settimana, dopo lo slittamento della delibera sui test a pagamento nei laboratori privati annunciata nei giorni scorsi. La campagna avviata da Palazzo Marino è condotta in collaborazione con l’Università degli studi di Milano. Da oggi sono previsti cento test al giorno tra i lavoratori Atm.
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