Coronavirus, strappo nel comitato «Noi denunceremo»

Il portavoce Lingard e il team di legali di sono dissociati da quanto pubblicato sulla pagina e sul gruppo Facebook del Comitato
Coronavirus - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
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Strappo interno al comitato Noi denunceremo che in questo anno di covid ha raccolto le denunce di famiglie bresciane e bergamasche che hanno perso parenti per il coronavirus. Il portavoce Robert Lingard e il team di legali di sono dissociati da quanto pubblicato ieri sulla pagina e sul gruppo Facebook del Comitato Noi denunceremo con riferimento ai tempi dell’inchiesta in corso per epidemia colposa condotta dalla Procura di Bergamo.

Nel post si legge: «Oggi siamo al 14 di Gennaio, sono passati più di quattro mesi. In questi quattro mesi le indagini sono proseguite, ma si è aspettato fino ad ora per acquisire dei documenti che potrebbero convalidare la tesi che da sempre sosteniamo». Gli anziani dicono «a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. […] Sono, lo ammetto, un po’ deluso dal fatto che queste perquisizioni nascono principalmente dal clamore mediatico che molti programmi TV hanno suscitato» è il messaggio pubblicato online da Luca e Stefano Fusco fondatori di Noi denunceremo.

«Oltre a dissociarsi da quanto scritto, il team dei legali ed il responsabile della comunicazione colgono l’occasione per testimoniare totale supporto e stima per l’encomiabile operato svolto dalla Magistratura che si è accollata il peso di una inchiesta titanica che non ha mancato di interessare il coinvolgimento dei vertici di OMS e Ministero della Salute» viene spiegato.

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