Congiunti sì, ma non per la legge: «Separati per Covid»

Tante le storie bresciane di coppie divise dalla distanza e dalla burocrazia al tempo del coronavirus. Per loro c'è un progetto
Viaggi e covid - © www.giornaledibrescia.it
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Intraprendere una relazione sentimentale con una persona che vive al di fuori dei confini europei è una sfida tosta, fatta di interminabili videochiamate da un capo all’altro del mondo, frequenti momenti di solitudine alternati a sconforto, speranza e attesa, ma anche gioie e lunghe pianificazioni di viaggi e di vita.

Le restrizioni riguardo agli spostamenti extra-Schengen in vigore da marzo hanno messo in stand-by migliaia di questi amori, che non solo non hanno potuto trascorrere insieme un weekend in spiaggia, ma neppure si sono potuti vedere per una carezza, un abbraccio, un bacio. Potrebbero viaggiare se fossero sposati, ma molte di queste coppie sono giovani e, anche se fossero ben disposte a fornire le prove dei loro viaggi verso i «congiunti» accettando test e quarantene, l’Italia ancora glielo vieta. Per la burocrazia, insomma...

 

Ampio servizio con le testimonianze di coppie «sospese» nel limbo del Covid sulle pagine dell'edizione del GdB in edicola oggi, domenica 23 agosto, scaricabile anche in formato digitale

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