Con «La Meri» si respira la magia di santa Lucia e si fa del bene

Bambini in pigiama che scrivono letterine, altri intenti a decorare ghirlande, altri ancora che accarezzano l’asinello di Santa Lucia e hanno le mani colorate di tempera e la bocca di... cioccolata. Richiamati da «La Meri» in tantissimi domenica, alla Tenuta Urbana di Brescia, hanno trascorso un pomeriggio di magia e di attesa in piena atmosfera natalizia.

Gli ingredienti per attrarre grandi, ma soprattutto piccini, del resto, c’erano tutti: biscotti di pan di zenzero, zucchero filato, caldarroste fumanti, libri coloratissimi, ma anche storie lette sotto l’albero, un mastro cartaio capace di svelare i segreti di un foglio, un laboratorio per decorare le palline e tanta, tantissima, solidarietà.

Merito dell’associazione creata da mamma Chiara e papà Antonio per ricordare «La Meri», morta a quattro anni per una malattia talmente rara da non avere un nome. In regia c’erano infatti il sodalizio - presente sui social con il nome «Little Sweet Meri» -, la «Iaia», zia della piccola e wedding planner dei vip e numerosi volontari dal cuore d’oro.

Obiettivo: sensibilizzare la comunità nei confronti delle malattie rare dei bambini e raccogliere fondi per sostenere i reparti pediatrici dell’ospedale Civile. «Spero che tutti abbiano percepito la magia che abbiamo respirato noi», è il commento di mamma Chiara, farmacista di Flero. L’avventura continua: già nei prossimi giorni l’associazione porterà dei giocattoli ai bambini ricoverati al Civile. Prosegue, inoltre, la vendita dei gadget sul sito dell’associazione e del panettone solidale realizzato dallo «chef atomico» Andrea Mainardi.

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