Con «Inalberiamoci» Brescia può contare su 1.800 alberi in più

Sono stati piantumati tra il parco Pescheto di via Lamarmora, l’area di via Cefalonia e il parco comunale di Via Abbiati. Oggi l'inaugurazione
RIQUALIFICAZIONE CON ALBERIAMOCI
AA

Un gesto concreto per dare un contributo alla direzione che la città vuole intraprendere nei prossimi anni in modo ancora più significativo - il contrasto e l’adattamento al cambiamento climatico - attraverso lo sforzo congiunto di chi per primo può agire: le istituzioni, le imprese e i cittadini. Il progetto «Inalberiamoci» ha consegnato stamattina ai bresciani e alle bresciane 1.800 nuovi alberi distribuiti tra il parco Pescheto di via Lamarmora, l’area di via Cefalonia e il parco comunale di Via Abbiati.

Si tratta complessivamente di 14mila metri quadrati di terreno di cui è stato ampliato il polmone verde grazie a nuovi aceri, frassini, arbusti e querce. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 170mila euro: 40mila euro sono stati donati da Futura Expo a nome delle aziende partecipanti alla prima edizione del 2022 e i restanti 130mila sono stati raccolti sulla piattaforma di crowdfundig di Intesa Sanpaolo. 

«È un gesto di attenzione concreta al territorio per migliorare la qualità di vita e di benessere dei cittadini - ha detto all’inaugurazione di oggi al Parco Pescheto Roberto Saccone, presidente di Camera di Commercio di Brescia e ProBrixia, enti capofila di «Inalberiamoci», che vede inoltre il sostegno di Intesa Sanpaolo e la collaborazione di Fondazione CESVI, Ersaf di Regione Lombardia, Giornale di Brescia, Confcooperative Brescia e Solco Consorzio di Cooperative Sociali -. Vogliamo promuovere la sostenibilità in sinergia con tutti gli attori e per questo siamo già pronti a lanciare la fase due del progetto». Questa seconda parte prenderà forma a Futura Expo 2023, in programma dall’8 al 10 ottobre al Brixia Forum dove sarà allestito il Vegetal Pavilion, uno spazio espositivo pieno di piante che le aziende potranno adottare (con un contributo) e trasportare nelle proprie aree industriali con l’obiettivo di renderle più vivibili e belle per chi ci lavora.

  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
  • L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci
    L'inaugurazione delle aree riqualificate con Inalberiamoci

Un progetto di sostenibilità integrata

A realizzare la prima fase di «Inalberiamoci» sono state le persone con fragilità che si sono occupate della piantumazione e della manutenzione delle aree verdi tramite le cooperative sociali. «Per questo possiamo parlare oggi di un progetto che ha saputo realizzare davvero quella che viene chiamata "sostenibilità integrata", ovvero una sostenibilità che coniuga l’aspetto ambientale con quello sociale ed economico» ha commentato il vicepresidente di Confcooperative Michele Pasinetti.

Alle positive ricadute molteplici del progetto è andato anche il plauso dell’assessora all’Ambiente del Comune di Brescia Camilla Bianchi, che ha sottolineato l’importanza di un’azione condivisa per ampliare il verde della città con nuovi alberi, «promessa di un impegno per le generazioni future e simboli di bellezza e salute, che ci ricordano le sfide importanti che ci aspettano». Per Marco Franco Nava, direttore regionale Lombardia Sud Intesa Sanpaolo, l’attenzione riservata alla sostenibilità di una città è dimostrato dalle donazioni dei cittadini che hanno permesso di superare «l’obiettivo dei 100mila euro, grazie al contributo e al buon cuore dei bresciani». Un impegno corale importante sottolineato anche dalla direttrice del Giornale di Brescia Nunzia Vallini, che ha ricordato come un albero sia un bene pubblico di cui ogni cittadino ha la responsabilità di cura. 

La scelta degli alberi

Gli alberi piantumati non sono casuali: si tratta di specie scelte da Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste di Regione Lombardia) in un’ottica di adattamento al cambiamento climatico: «Piantare alberi è fondamentale per mantenere le città fresche e vivibili davanti alle temperature sempre più roventi che affrontiamo d’estate - ha spiegato il dirigente di Ersaf Paolo Nastasio -. È chiaro che non è sufficiente per contrastare la crisi del clima: ma la scelta di piante come gli aceri meridionali è un impegno a scommettere sul futuro adattandosi nel modo in cui possiamo». 

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche la prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà, che ha espresso il suo apprezzamento per il cambio di passo di una città a vocazione industriale come Brescia, e don Daniele Faita, vicario episcopale, che ha portato il saluto e l'augurio del vescovo Pierantonio Tremolada che i parchi rinnovati possano trasformarsi in luoghi dove riappropriarsi delle relazioni. 

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia