Colletta alimentare, circa 400mila pasti per chi non ha cibo

Non servivano certo conferme della generosità dei bresciani, sempre pronti a spendersi per aiutare il prossimo. Eppure il risultato della 25esima «Giornata nazionale della Colletta alimentare» conferma l’altruismo diffuso di una popolazione che, pur in tempi difficili, non rifiuta di tendere una mano a chi, anche a causa della pandemia, si ritrova a vivere giorniamari.

Grazie alla Colletta, infatti, e all’impegno degli oltre 2mila volontari a presidiare circa 220 supermercati sparsi per tutta la provincia, sono stati raccolti 183.458 chili di cibo. Un quantitativo leggermente inferiore a quello totalizzato nel 2019, quando vennero convogliati e distribuiti circa 190mila chili di cibo. Ma controbilanciato dalla qualità dei generi alimentari raccolti, che sono stati più «nobili», come conferma Enrico Baruzzi, referente bresciano del Banco alimentare: «I bresciani hanno donato esattamente ciò che avevamo richiesto loro - spiega -: meno pasta, ma più tonno e carne in scatola, omogenizzati alla frutta e olio. Giusto per rendere l’idea, con la Colletta del 2019 a Brescia avevamo raccolto un bancale di carne in scatola, mentre quest’anno sono quattro».

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Generosità quadruplicata, quindi, e ora custodita nei magazzini di Boario, Chiari e nella sede del Banco all’Ortomercato. Da qui, nei prossimi giorni e comunque entro l’inizio di gennaio, gli scatoloni saranno smistati fra le 114 associazioni caritatevoli convenzionate. Attraverso di loro giungeranno sulle tavole e nei piatti delle famiglie bisognose, cresciute nell’ultimo anno del 30%, anche a causa della pandemia che ha impoverito soprattutto le famiglie bresciane.

E se in Lombardia sono state 1.750 le tonnellate di alimenti raccolti, corrispondenti a 3,5 milioni di pasti (dove un pasto equivale a un mix di 500 grammi di alimenti secondo la European Food Bank Federation), a Brescia verranno distribuiti grazie alla Colletta quasi quattrocentomila pasti. «Il ritorno della Giornata della Colletta alimentare in presenza quest’anno, dopo un anno di distanze - ha commentato Dario Boggio Marzet, presidente di Banco Alimentare della Lombardia -, ha fatto sentire le persone più unite e soprattutto più piene di gioia e di sorrisi nello scambio da una mano all’altra di una spesa per chi è in difficoltà. Una grandissima emozione come se fosse la prima volta di un evento straordinario che si ripete da 25 anni».

La Colletta, ha concluso il presidente della Onlus Giovanni Bruno, è «un gesto capace di unire in un momento in cui tutto sembra volerci dividere: dalla ripresa del virus, ai contagi crescenti, all’insicurezza economica. La giornata ci manifesta che sono i fatti, i gesti che innanzitutto educano, noi, i nostri figli, tutti, e possono realizzare autentica solidarietà e coesione sociale».