Collebeato, in via Borghini addio impianti: arrivano le case

All’ex campo sportivo 3.500 mq di volumi residenziali, in cambio anche opere pubbliche
Il rendering del «Cis-3» - © www.giornaledibrescia.it
Il rendering del «Cis-3» - © www.giornaledibrescia.it
AA

L’aveva già annunciata l’anno scorso l’ex sindaco Antonio Trebeschi. Ora, con il suo successore Angelo Mazzolini, finalmente la maxi operazione che cambierà il volto a quella parte centrale di Collebeato conosciuta anche come comparto «Cis-3» è entrata ufficialmente nel vivo.

Sono da poco iniziati i lavori per la realizzazione di nuovi volumi residenziali sull’area di 3.500 metri quadri corrispondente all’ex campo da calcio di via Borghini. Su questa superficie, acquistata tramite asta pubblica nel 2018 dalla società Class Building srl, esiste sin dal 1999 una previsione di edificazione di nuove abitazioni. Nel maggio del 2021 la Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo di urbanizzazione dell’area e, nel mese di luglio, il piano attuativo per il comparto.

Contestualmente alla costruzione delle nuove case il privato si è impegnato ad eseguire a scomputo degli oneri una serie di opere che andranno a vantaggio della collettività. «I lavori sulla zona residenziale sono iniziati un mese fa - spiega il a tal proposito il sindaco Angelo Mazzolini - e, a breve, saranno demoliti i vecchi spogliatoi che sono ora sede del Punto bimbo solidale». Verranno poi rasi al suolo, sempre ad opera del lottizzatore, il portico dell’ex centro civico e il palco.

Contestualmente il Comune otterrà la riqualificazione del municipio, della sala consiliare e dei locali adibiti a sede delle associazioni (tra cui il Punto bimbo solidale). Le aree verdi che circondano il municipio saranno rimesse a nuovo e incrementate, così come i parcheggi. A operazione terminata Collebeato potrà inoltre disporre di una nuova piazza e di nuovi collegamenti pedonali. Occorrerà però avere pazienza per vedere concretizzato tutto ciò.

«I lavori, secondo le previsioni, dovrebbero durare almeno tre anni - afferma il primo cittadino -, ma è risaputo che quando si tratta di opere così complesse potrebbe volerci anche di più o, perchè no, anche di meno: lo potremo capire solamente con il passare del tempo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia