Cinque anni al funzionario che chiedeva soldi agli immigrati

Dipendente del Comune distaccato in Prefettura, riceveva compensi dagli stranieri per sbloccare le pratiche di riconiungimento familiare
Via Lupi di Toscana, la sede dello Sportello Unico dell’Immigrazione - © www.giornaledibrescia.it
Via Lupi di Toscana, la sede dello Sportello Unico dell’Immigrazione - © www.giornaledibrescia.it
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Cinque anni di reclusione al termine del processo con rito abbreviato per il funzionario del Comune di Brescia distaccato all’Ufficio Unico Immigrazione della Prefettura per corruzione e patteggiamenti a pene tra 2 anni e 3 anni e 4 mesi per gli stranieri che hanno versato cifre variabili tra i 200 e i 500 euro.

Il Tribunale di Brescia ha condannato il 36enne Marco Renzi accogliendo la tesi della Procura secondo la quale il dipendente pubblico sbloccava le pratiche per l’ottenimento del ricongiungimento familiare dietro il pagamento di somme di denaro.

Altre quattro persone invece sono state rinviate a giudizio

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