Centralità di ritorno per gli Stati

L'attore pubblico e il rinnovato ruolo a difesa delle tecnologie strategiche: il caso Unione europea
Bandiere del mondo - © www.giornaledibrescia.it
Bandiere del mondo - © www.giornaledibrescia.it
AA

Che piaccia o meno siamo la civilità della tecnica e difendere gli asset che ne costituiscono i pilastri è diventata una questione di sopravvivenza.

Ecco quindi che l’Unione europea è un proliferare di normative, raccomandazioni, documenti a tutela di alcune delle tecnologie strategiche, dall’intelligenza artificiale (la proposta di regolamento Artificial intelligence act) ai semiconduttori (Chips act), dai computer quantistici  fino alle materie prime critiche necessarie per la produzione (Raw critical material act).

Mosse necessarie per contrastare lo strapotere tecnologico degli altri attori internazionali, si pensi agli Stati Uniti anche alla luce del recente Inflation reduction act o al ruolo della Cina nella produzione di batterie, e che permettono di azzardare un’osservazione: l’attore pubblico, dopo anni di imperante laissez-faire, sta tornando ad essere centrale nello scenario economico mondiale.

Il liberismo sfrenato ha infatti mostrato tutti i suoi difetti a partire dalla crisi del 2008 e ora gli Stati, o unioni di essi come l’Europa, si stanno nuovamente imponendo come protagonisti. E l’Ue in questo rinnovato centralismo dell’attore pubblico può dimostrare al mondo che può davvero essere un’alternativa agli opposti modelli, americano e cinese.

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato