Catturato il detenuto evaso fuggendo dal Palagiustizia

La Polizia Penitenziaria ha rintracciato il 30enne rumeno in fuga dopo la clamorosa evasione scattata mentre veniva tradotto in aula
Un'auto della Polizia Penitenziaria davanti alla stazione ferroviaria di Brescia subito dopo l'evasione - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Un'auto della Polizia Penitenziaria davanti alla stazione ferroviaria di Brescia subito dopo l'evasione - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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È durata una manciata di ore la fuga di Marius Marmura, il 30enne rumeno protagonista ieri mattina di una clamorosa evasione, messa in atto mentre veniva tradotto in aula, al Palagiustizia, per un'udienza.

A dare notizia dell'arresto dell'uomo è una nota diffusa dal Sinappe, sindacato della Polizia penitenziaria, che attribuisce l'arresto dell'evaso agli agenti della Penitenziaria di Brescia e ai colleghi del Nucleo investigativo centrale di Milano, dove l'uomo sarebbe stato individuato e fermato.

Marmura era detenuto a Canton Mombello dallo scorso 23 dicembre, quando fu arrestato sul raccordo tra l'A4 e l'A35 dagli agenti della Polstrada di Chiari durante un normale controllo. L'uomo aveva fornito false generalità ed era poi emerso come fosse colpito da un mandato di arresto europeo spiccato dal suo Paese di origine: era infatti stato condannato da un tribunale rumeno a 7 anni di reclusione per rissa.

Marius Marmura © www.giornaledibrescia.it
Marius Marmura © www.giornaledibrescia.it

Ieri mattina attorno alle 11, mentre veniva condotto dagli agenti della Penitenziaria in aula per un'udienza, la fuga. Non già con la scusa di una sigaretta, come era stato ricostruito inizialmente, ma eludendo il controllo degli uomini che lo stavano conducendo in aula, mentre erano in attesa davanti ad un ascensore.

Il 30enne, con agilità non comune, è poi balzato sul cofano e sul tetto di un'auto in sosta accanto al muro di cinta del Palagiustizia, che separa il parcheggio di questo dai binari della Milano-Venezia: usando la vettura come trampolino, ha scavalcato il muro ed è corso via in fretta.

Ma la sua fuga è durata poco. Il Sinappe, nel rivolgere i complimenti ai colleghi per la rapida operazione che ha portato al nuovo arresto dell'evaso, ribadisce le criticità della situazione carceraria e Brescia, e le note carenze di organico in cui versa la Polizia Penitenziaria.

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