Caso Cobra: collegio sindacale rinviato a giudizio

Nel crac anche i componenti del collegio sindacale delle società coinvolte nel fallimento della concessionaria d’auto
Caso Cobra: nuovi rinvii a giudizio
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Sono accusati di aver concorso alla bancarotta fraudolenta omettendo i dovuti controlli. Nel crac milionario di Cobra sono ora finiti anche i componenti del collegio sindacale delle società coinvolte nel fallimento della concessionaria d’auto.
 
Il Gip del Tribunale di Brescia Lorenzo Benini ha rinviato a giudizio, con inizio del processo fissato a maggio, i professionisti Enrico Broli, Cesare Castellini, Gianbattista Guerrini e il consulente esterno Danilo Poli.
 
È l’ultimo sviluppo giudiziario dell’inchiesta della Procura di Brescia che a maggio scorso aveva portato in carcere Francesco ed Emanuele Masetti Zannini, i vertici della concessionaria d’auto, che l’11 novembre scorso avevano patteggiato una pena di tre anni e otto mesi.
 
L’inchiesta dei magistrati bresciani aveva portato alla luce un giro di auto comprate e pagate dai clienti, ma mai consegnate dalle concessionarie Zampedri, Cobra Amc e Cobra Srl, riconducibili proprio a padre e figlio Masetti Zannini.
 
Della famiglia oggi hanno patteggiato - un anno e sei mesi - Maria Luisa e Francesca Masetti Zannini. Assolta invece Eleonora Cimitan, moglie del capo famiglia. Tra i professionisti delle società ha patteggiato un anno e cinque mesi Roberto Lucca, che ha ricoperto l’incarico di sindaco, mentre è stato prosciolto Giovanni Tampalini, anche lui sindaco per un breve periodo.
 

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