Caldo record ancora per oggi, poi arrivano pioggia e temporali
Vento rovente ancora qualche ora poi le temperature, già verso sera, dovrebbero abbassarsi. Le previsioni meteo danno quindi instabilità per il fine settimana dopo alcuni giorni di caldo al limite della sopportazione. Il Comune di Brescia ha diffuso un’allerta per il caldo da bollino rosso per oggi con Brescia tra le città più a rischio per il Ministero della salute.
Ieri le massime sono state al di sopra della norma, in particolare in pianura: a Corzano, così come a Brescia e a Padenghe, si è arrivati a 38 gradi stando all’Arpa. Ma il tabellone di piazza Repubblica indicava addirittura 39 gradi. Le massime più basse si sono registrate in montagna, temperature comunque oltre la media per quei luoghi: 16 gradi al Lago della Vacca, 19 ai piedi dell’Adamello e 21 a 1.790 metri sul Guglielmo, in territorio di Tavernole. Anche le minime confermano che la città è tra i luoghi più caldi: alle 5 di ieri mattina si è registrata una temperatura di 26 gradi, così a Lonato. Un grado in meno a Toscolano e Sarnico.
Secondo le previsioni del Servizio idrometeorologico di Arpa Lombardia, nel corso del fine settimana arriveranno piogge e temporali. Per Meteopassione nel Bresciano si assisterà ad un peggioramento a partire dal pomeriggio che porterà piogge a partire dai rilievi che poi si estenderanno alla pianura.
Da lunedì Arpa prevede un graduale ritorno alla stabilità. Intanto il Cnr ha pubblicato proprio ieri uno studio parziale sull’anno in corso in cui risulta che i primi sette mesi proiettano il 2022 come l’anno più caldo di sempre. Luglio appena concluso ha fatto registrare un +2,26 gradi sopra la media italiana dal 1800. «Se il 2022 finisse adesso sarebbe l’anno più caldo di sempre», ha detto Michele Brunetti dell’Isac-Cnr.
«Il luglio 2022 si registra come il secondo luglio più caldo da quando vengono realizzate le misurazioni, secondo solo al 2003» ha aggiunto. «Ciò non vuol dire che il 2022 sarà l’anno più caldo di sempre - ha precisato - perché se nei prossimi mesi le medie mensili dovessero scendere anche quella annuale scenderebbe». A guidare la classifica degli anni più caldi in Italia dal 1800 (da quando vengono rilevati i dati) è ancora il 2018, con un'anomalia di +1,58 gradi sopra la media di riferimento in cui un peso rilevante lo ebbero i mesi di gennaio con +2,37 gradi rispetto alla media e aprile, il più caldo di sempre con +3,5 gradi sopra la media.
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