Bresciani sempre più vecchi: nel 2031 la metà sarà over 50

Meno abitanti, sempre più anziani e sempre meno famiglie. L’ultimo affresco demografico lo dipingono i dati dell’Istat sulla base dello scenario di previsione: un’indagine che, prendendo in esame i trend territoriali a partire dagli indicatori del Paese, immagina la Brescia del futuro.
Una provincia che - senza un’inversione di tendenza nelle politiche di sostegno alla natalità - nel 2031 potrebbe risvegliarsi con la metà della popolazione over 50.
Residenti
Con ordine. Se paragonato a quello che racconta il Belpaese, il quadro di casa nostra per quel che riguarda il puro andamento della popolazione (ovvero il numero assoluto dei residenti), le previsioni non sembrano così drammatiche. Considerando lo scenario mediano di evoluzione, tra il 2021 e il 2031, il calo è di 9mila persone, pari al -0,7%. Un dato in linea con quello regionale (- 26mila, -0,3%) ma decisamente migliore rispetto alla media nazionale, per la quale, nel decennio in esame, si prevede una riduzione di quasi 1,5 milioni di abitanti, pari al -2,5%.
In effetti lo scenario dell’Istat prevede, nel 2031, 1.246.659 residenti nel bresciano riportando la popolazione al livello del 2012 (1.247.357). La serie storica della popolazione provinciale, in realtà, ci racconta come dopo una lunga fase di crescita, che porta al «tetto» di 1.255.890 residenti nel 2015, l’ammontare della popolazione ha conosciuto delle oscillazioni, tutto sommato contenute, considerando che, al 1° gennaio 2023, i bresciani erano 1.253.993.
Per dirla semplice la popolazione bresciana, nel suo complesso, non cresce e non cala dal 2010 e, come ci documentano le previsioni dell’Istat, non calerà, sostanzialmente, almeno fino al 2031.
Ciò premesso, va sempre ricordato che parliamo del totale provinciale a fronte di dinamiche intra-provinciali molto pronunciate, con aree centrali in cui cresce la popolazione e aree periferiche a rischio di spopolamento.
Classi di età
Qualche allarme, invece, arriva dalle previsioni dell’Istat che considerano la composizione della popolazione per classi di età e, soprattutto, la sua evoluzione nel medio periodo.
Nel 2031, i giovani con meno di 15 anni saranno 30mila in meno rispetto al 2021, con una riduzione del -17,3%. La quota di popolazione bresciana con meno di 15 anni potrebbe scendere dal 13,8% sul totale del 2021, all’11,5% del 2031. Nello stesso arco di tempo, gli over 60 saranno quasi 48 mila in più, con un incremento del +17,3%. In questo caso la quota di popolazione over 65 è prevista in aumento dal 21,9% del 2021 al 25,9% del 2031. A fronte di una sostanziale parità della popolazione (-0,7%) c’è uno spostamento significativo nelle due coorti estreme: calano i giovanissimi e aumentano gli anziani. Tra questi, gli over 80 supererebbero le 100mila unità, aumentando in un decennio di 15mila (+17,9%), con una quota rilevante di over 90, che arriverebbero a sfiorare le 21mila unità, in aumento del 39% in questi pochi anni.
Fino a tornare al dato iniziale: tra dieci anni gli over 50 rappresenteranno la metà dei residenti nel Bresciano.
A confronto
Come sono invece le dinamiche demografiche all’interno della nostra provincia? Quali paesi sono cioè stimati in potenziale crescita e quali, al contrario, quelli che resteranno con più case vuote? Tiene, nelle previsioni dell’Istat, con un leggero incremento tra il 2021 e il 2031, la popolazione residente nel capoluogo, a Montichiari e a Desenzano del Garda mentre risulta in contrazione a Lumezzane. Questo il responso che emerge dalle previsioni demografiche per i Comuni capoluogo di Provincia e per tutti i Comuni, pur non capoluogo, che superano i 20mila abitanti.
L’incremento previsto è modesto ma, tuttavia, significativo se consideriamo che, tra il 2021 e il 2031, in Italia si prevede di perdere 1,5 milioni di abitanti. In termini percentuali l’aumento della popolazione potrebbe essere maggiore a Desenzano (+1.387, pari al +4,7%) e Montichiari (+978, +3,8%) mentre Brescia, pur con un saldo positivo di 1.502 persone, segnerebbe un incremento del +0,8%.
Altra storia a Lumezzane che, secondo l’Istat dovrebbe perdere altri 1.260 abitanti, pari al -5,8%. Previsioni, da qui al 2031, che, tutto sommato, confermano quello che è accaduto nel decennio precedente, con un incremento della popolazione del +5% a Desenzano (+1.379) e Montichiari (+1.291) a fronte del +2,5% del Comune Capoluogo (+4.825) e, anche in questo caso, alla riduzione a Lumezzane (-1.687, -7,3%).
Al di là della previsione sulla dinamica della popolazione, in tutti i Comuni, tra il 2021 e il 2031, lo studio prevede una riduzione della quota di popolazione giovane (under 15) e contestualmente un aumento di quella over 65. Le scansioni variano da zona a zona, ma il segno delle trasformazioni è il medesimo: meno giovani e più anziani. Poi, diverso è il caso di Montichiari, dove la differenza tra la quota di over 65 e quella di under 15 è di soli 2 punti percentuali nel 2021 (15,7% di giovani e 17,5% di anziani) che salgono a oltre 9 nel 2031 (12,4% giovani e 21,7% anziani) e Lumezzane dove, già nel 2021, la differenza tra le due quote supera gli 11 punti (12,6% under 15 e 23,9% di over 65), che salirebbero ad oltre 18 nel 2031.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
