Brescia si mobilita contro la violenza sulle donne: non più silenzi ma lotta culturale

Aumentano partecipazione e iniziative in vista della Giornata internazionale. Due pullman per la manifestazione Roma
La manifestazione a Brescia per il femminicidio di Giulia Cecchettin - © www.giornaledibrescia.it
La manifestazione a Brescia per il femminicidio di Giulia Cecchettin - © www.giornaledibrescia.it
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L’ennesimo femminicidio è arrivato a pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Purtroppo non inatteso, perché sono più di 100 dall’inizio dell’anno, perché in Italia ogni tre giorni un uomo uccide una donna, perché ogni 72 ore una donna non fa ritorno a casa per colpa di un uomo.

Perché dal 1999 - quando è stata istituita dall’Onu la ricorrenza mondiale - troppe sono state le vittime e poche le iniziative efficaci intraprese dagli organi istituzionali. «Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto», le parole della sorella Elena danno il senso della rabbia e spingono a una riflessione: non più commemorazioni a bocca chiusa, ma lotte culturali, politiche e sociali. Iniziative e incontri che possano davvero aiutare a smantellare un problema gigantesco.

La città risponde

Brescia ha alzato la voce domenica sera con la camminata organizzata da «Non una di meno», associazione che ha già riempito due pullman (forse ce ne sarà un terzo) diretti a Roma sabato 25 per la manifestazione nazionale. «Un tam tam mediatico attorno al femminicidio di una ragazza così giovane non ci fa piacere - commenta Pamela Marelli del movimento -. Siamo però contente che la risposta sia collettiva: scendiamo in piazza per tutte le donne uccise».

Tante saranno però anche le proposte della città. Oggi alle 18 nella sala conferenze della Pinacoteca Tosio Martinengo si terrà l’incontro «Donne e diritti umani. A 75 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo» con lo storico Marcello Flores e Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia.

L'appello

L’Università Cattolica ha invece organizzato per il 24 una serie di eventi a cui parteciperà anche Anna Frattini, assessora alle Pari opportunità del Comune di Brescia. «Domani ci sarà una conferenza e presenteremo tutte le attività - spiega -. Alcune di queste riguarderanno il nesso tra l’educazione dei più piccoli e la loro crescita responsabile. La scuola se ne deve occupare, ma per farlo deve avere delle ore e dei fondi dedicati». Parole confermate anche dal consigliere provinciale con delega all’Istruzione Filippo Ferrari: «L’Italia è una delle poche nazioni senza corsi di educazione sessuale e sentimentale ed è un problema perché la scuola deve essere luogo di istruzione a tutti i livelli».

Pensieri che richiamano l’appello dell’onorevole Maria Stella Gelmini: «Intervenire con nuove norme di natura penale, in realtà, è solo parte della soluzione perché le leggi da sole non bastano e serve più formazione». Quella che prova a dare anche l’Istituto comprensivo Nord2, che oggi osserverà un minuto di silenzio per commemorare Giulia Cecchettin, con l’invito, però, della preside Maria Belponer «a una riflessione da affrontare in maniera intelligente, vista la delicatezza e la tristezza della vicenda».

La lotta

Contro la violenza di genere si schiera l’Ande, Associazione nazionale donne elettrici, che attraverso un manifesto condiviso dalla presidente bresciana Fausta Luscia, si impegna - tra l’altro - «affinché la lotta contro la violenza sulle donne diventi una priorità da affrontare con efficaci strumenti di prevenzione e di repressione e a promuovere il sostegno a livello locale ai centri antiviolenza e alle case rifugio». Tematiche riprese anche dalle donne delle Acli bresciane - che organizzano, per sabato 25 «Trovare la strada», una pedalata di impegno civile contro la violenza sulle donne -: «L’impegno deve essere ovunque: nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle strade e nelle relazioni».

Dal punto di vista pratico, il servizio di Psicologia del Civile offrirà supporto telefonico alle donne vittime di violenza e ai loro familiari il 22, 23, 24, 27 e 28 novembre dalle 9 alle 17.

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