Brescia «Futura»: economia e società per la transizione green

Da oggi a sabato forum con categorie, politica università. Come vincere la sfida della sostenibilità
La Camera di Commercio di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Nel prossimo futuro le imprese bresciane saranno sostenibili o non saranno. La transizione verde è inevitabile: dobbiamo salire sul suo treno prima possibile». A parlare è il presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone. Da oggi a sabato l’auditorium della CdC, in via Einaudi, ospiterà «Futura. Economia per l’ambiente. Open Talks».

Un confronto di respiro nazionale (promosso da Camera di Commercio e Pro Brixia) fra imprenditori, categorie, esperti, politici, amministratori locali, mondo scientifico e universitario. Oltre un centinaio di ospiti per delineare il futuro green di settori cruciali per il sistema bresciano (produttivo, ma anche sociale) come l’automotive, l’agricoltura, l’edilizia, il turismo, la mobilità. «Analizzeremo temi e problemi - spiega Saccone - con interlocutori specifici così da capire le prospettive di importanti filiere del nostro territorio». Le tre giornate cadono, non a caso, fra il G20 di Roma e il Cop26 in corso a Glasgow. I cambiamenti climatici e la transizione verde sono un mantra che richiede i necessari interventi concreti. «Sono una grande opportunità - sottolinea Saccone - ma le accelerazioni di questi processi possono mettere in difficoltà alcuni ambiti produttivi». Il confronto «con i legislatori è importante per capire tempi, modi e risorse della transizione».

Gli obiettivi

Gli obiettivi di «Futura. Open Talks» sono tre: promuovere la cultura della sostenibilità fra le imprese bresciane, fare formazione-informazione, sostenere le aziende del territorio con risorse e servizi. Ricordiamo che il prossimo maggio ci sarà Futura Expo, che al centro fiera metterà in vetrina i progetti e le buone pratiche di aziende e istituzioni bresciane all’insegna della sostenibilità.

«La sfida che abbiamo di fronte - prosegue il presidente Saccone - ricorda quella della globalizzazione negli anni Novanta». Anche quella fu una svolta epocale. Si aprivano i mercati mondiali, cambiavano gusti e costumi. «È finita che chi si è attrezzato è andato avanti più forte con un brand internazionale, sedi produttive nel mondo, economia di scala. Gli altri sono scomparsi». 

I temi

Sono tanti gli argomenti delle tre giornate. Oggi, dopo i saluti di Saccone, del governatore Attilio Fontana e del rettore Maurizio Tira, si parlerà di rigenerazione urbana e di edilizia del futuro (fra gli ospiti il sindaco Emilio Del Bono, il presidente nazionale dell’Ance, Gabriele Buia, l’amministratore delegato di Wood Beton, Giovanni Spatti); di industria metallurgica europea (l’on. Patrizia Toia, gli imprenditori Giuseppe Pasini, Mauro Cibaldi e Vittoria Gozzi); di agricoltura (l’on. Antonio Tajani, Ettore Prandini presidente di Coldiretti e Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura); di digital race.

Quest'ultima è stata ideata dalla «Fondazione Una-Uomo, natura, ambiente» con l'obiettivo di coinvolgere gli studenti universitari di Brescia, Milano, Parma, Tuscia, Genova e Urbino nello sviluppo di idee per la tutela del patrimonio naturale e della biodiversità.

Venerdì in primo piano ci saranno la mobilità dolce (presente il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti), l’università, la tutela del territorio, il recupero dei borghi rurali e montani (con la ministra Mariastella Gelmini), la finanza sostenibile.

Sabato al centro del dibattito saliranno l’evoluzione del turismo (con il ministro della partita Massimo Garavaglia), Brescia capitale italiana della cultura nel 2023, le radici etiche e spirituali dei problemi ambientali.

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