Brescia è capitale degli scacchi: oggi inizia il campionato italiano
L’Italia ha gli occhi puntati su Brescia. Da oggi pomeriggio al 9 dicembre ogni mossa compiuta a tavolino nel quartier generale allestito al centro Paolo VI può fare la differenza: i re e le regine degli scacchi stanno disputando nella nostra città il campionato nazionale organizzato dalla Federazione scacchistica italiana. Un evento super esclusivo al quale hanno accesso solo i giocatori migliori.
Cultura
Brescia, conferma Luigi Maggi, presidente della Fsi, è stata scelta in quanto Capitale della Cultura insieme a Bergamo «per ricordare che gli scacchi, oltre a essere uno sport, sono anche motore e fonte di cultura, nelle arti, nella letteratura, perfino nella scienza».
Per la nostra città ospitare questo campionato «è motivo di grande orgoglio - aggiunge Alessandro Cantoni, assessore allo Sport -. Il gioco degli scacchi, con le sue origini antiche, dimostra come un’idea possa attraversare confini spazio-temporali, superare differenze linguistiche e connettere persone provenienti da Paesi diversi e molto lontani. È un linguaggio universale, un ponte tra diverse eredità culturali che ora toccherà anche Brescia con il suo fascino senza tempo». Tre sono le categorie della sfida.
C’è l’assoluto con 12 giocatori: Pier Luigi Basso, Sabino Brunello (nato a Brescia, ma di casa a Rogno, nella Bergamasca, fratello maggiore di Marina, la più forte giocatrice d’Italia per punteggio elo, e di Roberta, campionessa d’Italia 2006), Valerio Carnicelli, Alberto David, Danyyil Dvirnyy, Artem Gilevych, Sebastian Iermito, Lorenzo Lodici (nato a Brescia, ma da sempre di casa a Chioggia), Gabriele Lumachi di Bovezzo (ha 20 anni ed è il Campione d’Italia under 20 in carica), Luca Moroni, Alessandro Santagati e Francesco Sonis.
C’è la sezione femminile con Marina Brunello, Elisa Cassi, Tea Gueci, Valeria Martinelli, Kamilla Rubinshtein, Giulia Sala, Elena Sedina e Olga Zimina (campionessa uscente di origine russa). E c’è infine l’under 20 con Francesco Bettalli, Ieysaa Bin-Suhayl, Joshuaede Cappelletto, Mattia Pegno, Nicolas Perossa, Simone Pozzari, Leo Titze e Leonardo Vincenti.
Modello
Ai futuri vincitori va l’appello del presidente Maggi: «Chiunque conquisterà uno dei tre titoli diventerà per un anno il simbolo degli scacchi italiani, con tutto quello che comporta: soddisfazione, notorietà, popolarità, ma anche una responsabilità impegnativa verso i più giovani, che guarderanno a lui e a lei come un modello da imitare. Chiunque vincerà, dovrà saper essere Campione d’Italia sia alla scacchiera sia lontano da essa. E sono certo che ognuno dei 28 atleti che stanno per sfidarsi ne è consapevole».
Da oggi, ogni giorno dalle 15, si svolge il campionato assoluto; il femminile e l’under 20 prenderanno il via il 3 dicembre. Il 9 la competizione si concluderà con il galà degli scacchi nella Sala del Camino di Palazzo Martinengo: è prevista la premiazione dei benemeriti e l’incoronazione dei nuovi re e della nuova regina d’Italia.
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