Bombe carta in via Gatti: in 5 ammettono le responsabilità

Una matricola universitaria di 19 anni e quattro 18enni prossimi alla maturità si sono detti pronti a pagare i danni
Esplosioni e danni alle casette di via Gatti
Esplosioni e danni alle casette di via Gatti
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Hanno ammesso tutte le responsabilità e si sono detti pronti a pagare i danni che hanno causato. Arriva dall’interrogatorio cui sono stati sottoposti cinque ragazzi di San Polo la definitiva chiusura della vicende delle bombe carta lanciate contro le casette occupate di via Gatti e il campo nomadi di Rezzato.

I ragazzi, già individuati dai carabinieri grazie ai dati di un lettore targhe, ed ascoltati come presone informate sui fatti sono stati nelle scorse ore ufficialmente indagati per getto pericoloso di cose, violazione di domicilio e danneggiamento e sono comparsi nuovamente davanti agli inquirenti.

I cinque, una matricola universitaria di 19 anni e quattro 18enni prossimi alla maturità in un istituto professionale della città, con l’assistenza dei legali di fiducia, hanno ammesso le proprie responsabilità e escluso ogni matrice politica del gesto. Nessuno dei ragazzi risulta legato a gruppi politici organizzati e l’analisi dei loro profili social non ha mostrato posizioni estremiste o dati che possano ricondurre ad  un gesto dettato dall’ideologia.

I cinque avevano dei petardi rimasti da Capodanno e hanno deciso di lanciarli nell’ultimo weekend di Carnevale.

I ragazzi sono poi risultati del tutto estranei agli altri due episodi che hanno infiammato la campagna elettorale, gli attentati incendiari al campo Sinti di via Orzinuovi e al centro sociale Magazzino 47 per cui restano aperti specifici fascicoli di indagine. 

 

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