Bimbi nel bosco sulle tracce del Robin Hood bresciano

È la proposta della Pro loco di Botticino e di due docenti in pensione per sabato. Serve prenotare
Un momento di incontro con i bimbi - © www.giornaledibrescia.it
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Forse in qualche grotta naturale della Maddalena, al riparo dalla luce e dal passaggio dell’uomo, celata dietro qualche anfratto, si è conservata traccia. Magari una moneta, o un sacchettino di polvere da sparo, o un archibugio di quelli che si dice lui fosse in grado di fabbricare da sé. Di certo, del Proana, di quel brigante e spirito patriottico al tempo stesso, e del suo essere pure una sorta di Robin Hood ante litteram, vi è memoria in una tradizione orale che, dal 1818 (anno che i registri ufficiali indicano come data della sua nascita) si è mantenuta sino ai nostri giorni, intrecciando realtà e leggenda. E che, sabato mattina, dalle 10 alle 12, sul colle di San Vito, a San Gallo, troverà rappresentazione grazie alla Pro Loco Botticino, e alla collaborazione con Maria Rosa Salodini e Giorgio Scroffi, insegnanti oggi in pensione, per il terzo ed ultimo appuntamento della rassegna gratuita «Percorsi per bambini nella Valverde».

Quest’ultimo, dedicato ai piccoli dai 3 ai 9 anni accompagnati dai genitori (prenotazione obbligatoria sulla pagina Facebook della Pro Loco) e che, come i precedenti si propone di far conoscere storia e luoghi del territorio, vedrà i partecipanti accolti all’ex licinsì di San Vito per una piccola introduzione sul posto e su quanto li attenderà poi. Ovvero, la narrazione della storia del Proana, delle sue scorribande e delle successive fughe che spesso trovavano nascondiglio nelle grotte della Maddalena, nonché di quei furti di cui sovente si rendeva protagonista, a volte togliendo ai ricchi per dare ai poveri.

Quindi, i presenti, richiamati da una voce che giungerà dal retro della casa, verranno condotti a un castagno secolare, per scoprire altri aneddoti e altre interessanti curiosità, e da qui, si muoveranno verso la chiesetta poco distante per l’incontro finale, quello col brigante in persona che chiuderà la mattinata, regalando ai bambini un altro pezzo della sua storia e consegnando alla loro memoria il compito di conservarla.

 

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