Bancarotta Carnevali, chieste due condanne per gli ex manager

Loro le operazioni e le scelte che avrebbero provocato un enorme buco nelle casse del gruppo
L’ex quartier generale del gruppo Carnevali
L’ex quartier generale del gruppo Carnevali
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Per la Procura della Repubblica Carlo Carnevali e Federico Bani Carnevali, ex manager ai vertici dello storico gruppo dell’abbigliamento Carnevali, attivo per decenni nel bresciano, sono da condannare a 3 anni e 6 mesi di reclusione per aver agito a vario titolo nella la bancarotta del 2017 che portò al fallimento del gruppo.

In particolare sono contestate operazioni e scelte che avrebbero provocato un enorme buco nelle casse del gruppo. Per l’accusa infatti gli imputati avevano, a vario titolo, distratto ingenti somme di denaro dal fallimento, provocando un danno significativo ai creditori che attendevano pagamenti dalla società. Secondo la Procura gli amministratori avevano svuotato l’azienda del suo compendio immobiliare, box, negozi e uffici, generando una pesante perdita in termini di rendite.

Non solo. Chi ha indagato contesta anche una serie di operazioni finanziarie con crediti mai incassati. Per la difesa degli imputati, rappresentata dagli avvocati Ennio Buffoli di Brescia e Antonio Macheda di Milano, gli ex manager sarebbero da assolvere perché alcune delle operazioni contestate erano state effettuate tra società dello stesso gruppo per rispondere alle condizioni poste dalle banche per erogare un mutuo di alcuni milioni di euro. Si tratta di trasferimenti di immobili avvenuti nel periodo tra il 2014 e il 2015.

La seconda sezione penale del Tribunale di Brescia ha aggiornato l’udienza al prossimo 4 aprile in cui si tornerà in aula per le repliche a cui seguiranno camera di consiglio e sentenza. Per la stessa vicenda un terzo imputato, Francesco Bani, aveva patteggiato una condanna ad un anno e due mesi alla fine dell’udienza preliminare.

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