Bagni fatali: quattro morti per annegamento in soli 15 giorni

Nelle ultime due settimane ci sono stati diversi incidenti: in piscina in città, ma anche nel lago di Garda e in quello di Iseo
4 VITTIME IN ACQUA IN 2 SETTIMANE
AA

Quindici giorni da dimenticare. Quindici giorni che saranno ricordati per quattro tragedie in acqua. Dal 18 luglio a ieri tante sono le persone che hanno perso la vita nel Bresciano: in piscina, nei due laghi maggiori della provincia, e domenica anche nel fiume.

Ad inaugurare la terribile sequenza è stato l’incidente capitato ad Ansh Sharma, il bimbo di 6 anni ripescato in fin di vita sul fondo della vasca olimpionica della piscina comunale Lamarmora, in città. Il bambino - morto per asfissia meccanica da annegamento, come evidenziato dall’autopsia disposta dal pm che ha indagato i genitori e i bagnini dell’impianto per omicidio colposo - era in via Rodi con il papà, la mamma e il fratello maggiore. Per cause non ancora chiarite, seppur non capace di nuotare, il bimbo è entrato in piscina e si è tragicamente inabissato.

Esattamente sette giorni dopo, sabato 25 luglio, a pagare con la vita un tuffo nel lago di Garda, nello specchio d’acqua prospiciente la spiaggia del Desenzanino, è un 23enne di origini senegalesi, di casa a Poggio Rusco nel Mantovano. Fatale per lui il tuffo dal pedalò. Quando i soccorritori lo individuano per lui non c’è più nulla da fare.

Nel lago di Iseo, invece, ha lasciato il suo futuro Binta Ba, dieci anni nata in Italia da genitori arrivati da Dakar. La bambina sta giocando con un fratello e i bambini della coppia dei vicini di casa ad un paio di metri dalla riva della Darsena di Pisogne. Improvvisamente si inabissa e resta sul fondo per diversi minuti. Un giovane bagnante riesce ad individuarla e a tirarla fuori dall’acqua, i soccorritori recuperano il suo battito cardiaco e la portano in ospedale a Bergamo. Dopo due giorni il destino però le chiude la porta in faccia.

Ultimo tragico episodio quello che domenica scorsa è costato la vita a Sara Picotti, 46 anni, caduta nella roggia Fusia a Capriolo dopo un malore, trascinata dalla corrente e morta sotto gli occhi del marito e dei tre figli.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia