Avvelenati i gatti della colonia felina nell’area dell’Iveco

All’appello mancano 7-8 animali. La gattara punta il dito su qualche operaio. Indaga la polizia locale
Gatto (immagine simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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All’appello mancano sette, otto gatti. Un numero non indifferente neppure per una colonia felina di grandi dimensioni come quella che si trova all’interno della Iveco, tra via Col di Lana e via Volturno. Il sospetto di chi da oltre trent’anni nutre e si prende cura di quelle bestiole, è che siano state avvelenate con un topicida, nascosto nella pappa da qualcuno che, avendo libero accesso all’interno dell’azienda, odia i gatti. La segnalazione arriva proprio dalla gattara, Ketty Tognazzi, che segue con attenzione e grande affetto la colonia felina, regolarmente registrata e quindi tutelata dalle normative regionali e nazionali.

Senza contare che uccidere un animale è anche un reato in base all’articolo 544 bis del Codice Penale. «Lo scorso 10 luglio - spiega Ketty - ho trovato all’interno delle ciotole che lascio ai gatti, dentro il perimetro della azienda metalmeccanica, una sostanza che ritengo essere veleno. E non ho più visto diversi mici che solitamente, quando arrivo con la pappa, accorrono per mangiare». Sostanza che per la pensionata è la stessa rinvenuta tre anni fa, quando si era verificato un altro caso simile. Ora quel materiale dovrà essere analizzato dagli esperti dello Zooprofilattico di Brescia e solo dopo averne accertato la natura venefica potrà scattare la denuncia all’autorità giudiziaria da parte della Polizia locale cittadina che sta effettuando le necessarie verifiche. Nel frattempo però resta tutta l’amarezza della gattara (e anche di chi ama i gatti, come chi scrive) per quelle «assenze» non giustificate che potrebbero essere dovute al gesto volontario di qualcuno, e che in Ketty lasciano un grande vuoto. «Quei mici sono tutta la mia vita - racconta -. Spero che in futuro non si verifichino più cose simili». E con Ketty, lo sperano anche i gattofili.

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