Auto elettriche, a Brescia 150 colonnine entro l’anno

A2A installerà 70 infrastrutture di ricarica, Be Charge 50 e 30 Agsm-Aim: a settembre la mappa
Cresce la domanda di colonnine di ricarica per le auto elettriche
Cresce la domanda di colonnine di ricarica per le auto elettriche
AA

A fine 2021, nel Bresciano, si contavano 3.375 auto elettriche. Lo 0,4% del parco auto circolante nella nostra provincia (816.216). Ma mentre le vendite di diesel e benzina continuano a calare, l’elettrico è esploso: tre anni fa le auto a zero emissioni presenti nella nostra provincia erano infatti 561, nel 2020 sono salite a 1.437, lo scorso anno sono arrivate a 3.375. Di queste 703 risultano immatricolate in città. Di fronte a questo trend, anche la Loggia ha aggiornato la sua strategia sulle colonnine di ricarica.

Gli operatori scelti 

Dopo il progetto pilota con A2A, lo scorso aprile il Comune di Brescia ha infatti lanciato una manifestazione di interesse per raccogliere le proposte di operatori interessati a installare le loro colonnine in città, così da poter offrire ai cittadini una «pluralità» di offerte, ricorda l’assessore alla mobilità del Comune di Brescia Federico Manzoni. Il 16 maggio, data di scadenza dell’avviso, erano arrivate nove proposte. La commissione tecnica comunale ha valutato i progetti e la solidità degli operatori. Alla fine ha selezionato tre proposte: A2A E-Mobility, che oggi gestisce 850 punti di ricarica in Lombardia; Be Charge, società del gruppo Eni, secondo operatore nazionale con oltre 9mila punti di ricarica; Agsm-Aim Smart Solution, società del gruppo delle ex municipalizzate di Verona e Vicenza. A2A installerà 70 colonnine, Be Charge 50 e Agsm-Aim 30.

Si studia la collocazione delle colonnine

In questo modo a fine anno in città si avranno 150 nuove colonnine di ricarica, almeno 4 in ciascun quartiere. Nelle prossime settimane con i tre operatori si definirà la mappa delle esatte ubicazioni delle infrastrutture di ricarica. Mappa che dovrebbe essere pronta per settembre. L’obiettivo, ricorda l’assessore, è dar vita ad una rete «capillare e interoperativa». Fin qui, va detto, le colonnine su suolo pubblico. Ma in parallelo stanno nascendo anche altre colonnine su aree private, come i supermercati, i centri commerciali, gli alberghi e i distributori di carburante. Enel X, per esempio, non ha partecipato alla manifestazione della Loggia. Ma nel Bresciano conta già centinaia di colonnine.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia