Attivo il sostegno psicologico a distanza per elaborare il lutto

Un pool di professionisti per aiutare coloro che vivono con fatica l'impossibilità di prendere congedo dal proprio caro
DISTANTI, MA VICINI NELL'ADDIO
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In questo momento di emergenza, in cui anche il diritto all'elaborazione del lutto incontra le difficoltà legate alle restrizioni, ricevere sostegno psicologico è importante. Lo sanno bene i professionisti dell'associazione Oltrepassando, che da due anni ha come scopo sostenere le persone provate dalla perdita di una caro, aiutandole ad affrontare l'ultimo saluto. Per tutta la durata dell'emergenza sanitaria, in cui le cerimonie funebri sono sospese, l'associazione mette a disposizione a distanza il proprio gruppo di volontari per offrire vicinanza a coloro che vivono con fatica l'impossibilità di prendere congedo dal proprio caro. È possibile infatti ricevere un appuntamento su piattaforma audio o video (contatti: www.oltrepassando.org, via mail oltrepassando.bs@gmail.com o 353.3972193).

Un servizio che va ad affiancarsi e integrarsi a quello offerto da Comune di Brescia, attivo da venerdì 13 marzo.

 

La psicologa Cristina Zaniboni, una dei 15 operatori del pool che collaborano al portale nazionale Vivere il morire, spiega come da due anni l'associazione proponga questa forma organizzata di supporto concreto e pratico nel momento del trapasso. «Quello che facciamo - racconta -  è accompagnare le persone che si trovano a fronteggiare il passaggio della morte, riempiendo il vuoto relazionale e sociale che spesso si crea in questi momenti. Nostro desiderio è esserci per tutte le persone, con attenzione particolare per chi si trova in situazioni di indigenza, e di aiutare tutti a poter familiarizzare con questa dimensione misteriosa della vita».

In stretta collaborazione con le imprese funebri, realtà religiose e laiche, Comuni e Case di Riposo disseminati sul territorio, l’associazione mette a disposizione personale specificatamente formato: «Attraverso la figura del cerimoniere funebre o dello psicologo - continua - aiutiamo le persone ad attraversare questi momenti delicati con discrezione, garantendo ascolto e momenti di accompagnamento personalizzati, pensati per le diverse fasi proprie dei giorni successivi  alla perdita di una persona».

«In sinergia con i servizi già presenti sul territorio - precisa - intendiamo valorizzare il fine-vita nelle sue valenze simboliche, rituali e relazionali. In questo momento in cui non è possibile per le famiglie vegliare le salme e vivere il rito funebre, dedichiamo inoltre attenzione ad ogni aspetto contemporaneo o successivo all’evento: elaborazione del lutto, comunicazione della notizia, aiuto nella gestione dei momenti, segni successivi di commemorazione a distanza, pasti rituali, sostegno alla creazione di reti tra le persone sole, strumenti per favorire e condividere il ricordo del defunto, ma anche, per chi lo desidera, attenzione al trapasso di animali domestici da compagnia»

Da un lato quindi Oltrepassando si configura come figura-ponte tra il celebrante e i parenti, dall’altro può anche proporre direttamente modalità e procedure alternative e inedite di commiato.

 

 

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