Assistenti ad personam per gli studenti: a Nave spesa triplicata in 2 anni

Il numero degli alunni non cresce, aumentano però quelli che necessitano di figure al loro fianco
Studenti in classe - © www.giornaledibrescia.it
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Una popolazione scolastica stabile dal punto di vista numerico, ma sempre più bisognosa di assistenti ad personam. Ecco la fotografia sommaria scattata dal Piano di diritto allo studio del Comune di Nave, presentato e approvato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale.

Nell’anno scolastico 2022/2023 gli studenti totali, dalla scuola dell’infanzia a quella inferiore di secondo grado, erano 796. Un numero che quest’anno è rimasto praticamente invariato, dal momento che gli alunni iscritti sono 797. Complessivamente il Piano di diritto allo studio ha un valore di 930mila euro. Al suo interno rientrano molte voci, tra cui i progetti finanziati dal Comune e le borse di studio agli studenti che si impegnano di più. Quasi un terzo dell’ammontare, quindi una cifra notevole, è rappresentato però dagli assistenti ad personam che affiancano i ragazzi con problemi o disabilità, che ad oggi sono pagati direttamente dagli enti locali.

«Ci sono ben 361mila euro che il Comune mette per pagare gli assistenti ad personam - spiega l’assessora all’Istruzione Virna Vischioni -. Parliamo di una spesa che è triplicata nell’arco degli ultimi due anni: si fa già fatica ora e la preoccupazione non manca, perché pensiamo che il trend possa essere questo in futuro, con sempre più bambini con fragilità ai quali occorrerà affiancare una figura che li assista durante le ore di scuola». Nave non è di certo l’unico comune che si sta trovando a fare i conti con questo fenomeno.

I bisogni

«È una questione sulla quale ci stiamo interrogando e confrontando anche a livello comprensoriale con gli altri comuni della Valtrompia - aggiunge Vischioni -. Proseguire con le sole nostre forze inizia a diventare davvero troppo complesso». Se quasi un terzo della cifra stanziata per il Piano se ne va per gli stipendi degli assistenti ad personam, buona parte del resto viene impiegata per finanziare progetti in favore di tutti gli studenti. L’ultimo arrivato si chiama «A scuola di basket in carrozzina» ed è promosso dall’associazione Icaro, che è concentrata sulle disabilità in relazione allo sport.

«Un altro dato interessante del Piano di diritto allo studio di quest’anno è che c’è un’alta percentuale di iscritti ai servizi - osserva l’assessora -: 235 bambini frequentano la mensa e 340 sono quelli iscritti al pre e post scuola».

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