Asili nido, cento nuovi posti nelle strutture comunali

Li ha creati Palazzo Loggia per far fronte al boom di richieste: in calo le scuole dell’infanzia
Cresce la richiesta dei posti ai nidi comunali - © www.giornaledibrescia.it
Cresce la richiesta dei posti ai nidi comunali - © www.giornaledibrescia.it
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La denatalità presenta il conto soprattutto nelle scuole dell’infanzia cittadine, mentre cresce la domanda di iscrizioni negli asili nido. L’allarme, lanciato nei mesi scorsi dall’assessore all’Istruzione Fabio Capra, deve necessariamente portare a un ripensamento dei servizi offerti, una sfida per il per la Loggia, impegnata nella riorganizzazione territoriale delle strutture.

Dall’anno scolastico 2010/2011 a oggi il numero degli iscritti è passato da 4884 a 3873, riducendosi quindi di 1011 bambini: 390 in meno nelle scuole dell’infanzia comunali, dove le sezioni sono passate da 76 a 66; 197 in meno nelle statali dell’infanzia (sezioni ridotte da 45 a 30) e 424 in meno nelle scuole dell’infanzia convenzionate, che contano 67 sezioni contro le 75 di dieci anni fa.

Tuttavia, a fronte di questo calo progressivo, si riscontra un’inversione di tendenza rispetto alle domande di accesso ai nidi (3-36 mesi) e alle sezioni primavera (24-36 mesi). «Abbiamo immaginato la situazione che oggi affrontiamo già da un paio di anni - ha spiegato l’assessore Capra, affiancato dalla responsabile dei servizi per l’infanzia, Anna Maria Finazzi - per cui ci siamo mossi per distribuire le materne in ogni quartiere, consci della maggiore necessità dei genitori che toccano di persona i benefici per i piccoli di crescere a contatto con altri coetanei in ambienti costruiti su misura per loro. Il calo nelle scuole dell’infanzia, nel sistema integrato di 21 comunali, 20 convenzionate e 15 statali, deve portare ad un ripensamento dell’offerta».

Strategie

Il primo obiettivo dovrà essere una diminuzione di bambini per sezione, unito a una rimodulazione territoriale che non tagli la generalità del servizio ma la razionalizzi, evitando concorrenze e sovrapposizioni, riempiendo le carenze, potenziando contemporaneamente le primavere e i nidi. L’incremento della domanda negli asili nido è in parte dovuto all’aumento di donne che lavorano ed in parte alle politiche di sostegno alla famiglia attuate negli ultimi anni (nidi gratis, bonus Inps, assegno unico).

Già a partire dallo scorso anno, per ridurre il divario fra il numero di domande pervenute e i posti disponibili sono stati convenzionati 31 posti in più ed è stata attivata una nuova sezione primavera all’interno della scuola dell’infanzia statale Piaget, per un totale di 10 posti.

Per rispondere alle modifiche nella distribuzione della domanda dei servizi per la prima infanzia, da settembre sarà attivata una nuova sezione primavera comunale con 10 posti nella scuola dell’infanzia statale Berther di Mompiano; saranno convenzionate nuove sezioni dei nidi privati per i «divezzi», ovvero bimbi tra i 24 e i 36 mesi, per un massimo di 24 posti (nelle zone nord e sud) e saranno attivate tre nuove sezioni primavera negli asili convenzionati, per un totale di 30 posti nelle zone ovest e sud. Inoltre nel mese di settembre 2024 sarà attivato un nuovo asilo nido con 32 posti nella sede dell’attuale scuola dell’infanzia comunale Valotti (zona nord), che concluderà il ciclo naturale degli attuali bambini e sarà debitamente rimodernata per la nuova funzione. In totale, saranno creati 96 nuovi posti.

Le iscrizioni ai nidi raccolte lo scorso mese di marzo erano riferite ai soli bambini di età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Per i lattanti, cioè al di sotto dell’anno, le iscrizioni verranno raccolte il prossimo mese di maggio.

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