Ascensore in Castello, il Consiglio vota il primo atto formale

Decisione quasi unanime: l'area di Fossa Bagni sarà destinata a servizi per la mobilità. Via libera anche al bilancio: 41,4 milioni di utili
Il percorso dell’ascensore correrà per gran parte nella roccia, per sbucare sul piazzale della Locomotiva - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il percorso dell’ascensore correrà per gran parte nella roccia, per sbucare sul piazzale della Locomotiva - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’ascensore per il Castello fa un altro passo in avanti. Il Consiglio comunale ha ieri votato quella che a prima vista pare una mera delibera tecnica - il cambiamento dell’attuale destinazione dell’area di Fossa Bagni da verde e spazi aperti a servizio per la mobilità - ma che a tutti gli effetti è il primo atto formale per la nascita dell’infrastruttura.

Il parere favorevole è giunto con il sostegno di quasi tutte le forze in aula (26 favorevoli su 27 votanti), eccezion fatta per il Movimento Cinque Stelle. Il suo capogruppo Guido Ghidini, che ha sottolineato come l’opera «deturpi le pendici Ovest del Castello», ha infatti cercato di far sospendere la votazione, ritirando poi la richiesta.

Ma l’assemblea ha ieri dato il via libera anche al consolidato della Loggia e delle sue undici società controllate. «Con questo bilancio Brescia ha dimostrato di aver tenuto in un anno terribile come quello passato, che avrebbe potuto innescare un vortice incontrollato - evidenzia il sindaco Emilio Del Bono -. Dobbiamo essere orgogliosi di questo bilancio perché nessun Comune italiano della nostra dimensione ha un consolidato equiparabile per dimensione e ricchezza prodotta, figlio di una tradizione di buon governo, di scelte di management corrette ma anche di una volontà politica ben precisa». Conti alla mano il consolidato parla di conti in positivo per tutte le partecipate, anche grazie all’iniezione da parte della Loggia di liquidità in quelle più in difficoltà (Brescia Mobilità e San Filippo) come diretta conseguenza dei 45 milioni di trasferimenti statali per l’emergenza Covid. Un dato su tutti riflette la tenuta nel 2020: l’utile è stato di 41,4 milioni di euro, 7,8 milioni di avanzo proprio della Loggia a cui si aggiungono i 33 milioni delle controllate.

Buone notizie, a detta dell’assessore alla Cultura e vicesindaco Laura Castelletti, arrivano anche dai tavoli tematici chiamati a sviluppare le linee guida di Brescia e Bergamo Capitali della cultura, i quali «stanno lavorando a pieno ritmo». La rassicurazione arriva a seguito dell’interrogazione presentata dalla consigliera della Lega Melania Gastaldi sul numero, la composizione e la modalità di adesione degli stessi. «La costituzione e l’individuazione dei criteri è stata affidata al centro di ricerca Ask Bocconi (Laboratorio di economia e gestione delle istituzioni e delle iniziative artistiche e culturali, ndr) - spiega Castelletti -. Sul numero invece non c’è una risposta univoca perché i tavoli hanno geometrie variabili, alcuni coinvolgono Brescia, altri Bergamo, altri ancora entrambi i Comuni». E aggiunge: «Il nostro augurio però è che si possa giungere alla creazione di soli quattro macro tavoli, corrispondenti alle quattro aree individuate per il 2023: città illuminata, vulnerabilità e cura, città natura, e tesori nascosti».

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