In Castello in 2 minuti con l’ascensore: il progetto è pronto

L’opera sarà a una cabina che salirà lungo un tracciato di 112 metri (due terzi in una galleria che verrà scavata), con dislivello di 70 metri
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UN ASCENSORE PER IL CASTELLO
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Dopo più di 60 anni, tra idee vergate sulla carta, scontri politici e tante parole, si può finalmente dire che l’ascensore per il Castello si farà. L’opera ha di fatto imboccato una strada ben delineata, che verosimilmente la porterà ad essere operativa nel 2023, anno in cui Brescia sarà Capitale italiana della Cultura.

L’Amministrazione Comunale ha presentato lo studio di fattibilità tecnica ed economica del collegamento meccanizzato al Castello, «intervento che si inserisce in un più ampio disegno di valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale cittadino - afferma la vicesindaca Laura Castelletti - e, nello specifico, della accessibilità del Cidneo».

I progetti

La stesura è stata affidata a Brescia Mobilità che ha messo a disposizione della Loggia il progetto dopo il vaglio della Soprintendenza: questa ha scartato varie ipotesi - compresa quella a doppia cabina e con percorso esterno ritenuta più consona dal Comune - giudicate troppo impattanti. L’opera selezionata sarà perciò ad una sola cabina, che salirà lungo un tracciato di 112 metri (due terzi del quale nella galleria che verrà appositamente scavata), superando un dislivello di 70 metri.

Il percorso

La partenza sarà in corrispondenza della fermata bus di via Fossa Bagni, «un luogo ampio e accessibile - spiega il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini, affiancato dal presidente Carlo Scarpa - visto che qui non solo passa il bus ma c’è un ampio parcheggio, la fermata metro San Faustino e in futuro anche quella del tram». Per accedere all’ascensore si passerà attraverso una porta già esistente posta sotto la grande scalinata che sale verso il colle: la stazione di partenza conterrà anche un percorso didattico-storico di accompagnamento alla visita al Castello. Dopo circa 2 minuti e mezzo di salita, compresi i tempi di imbarco e sbarco, si arriverà nell’area nord-ovest del piazzale della Locomotiva, di fatto entrando direttamente nella fortezza. Ogni cabina avrà una capienza di 32 posti: nel piano redatto da Brescia Mobilità sono previste fino a 24 corse ogni ora, per un totale potenziale di 768 passeggeri ogni 60 minuti «molto più che con le navette bus» rimarca Medeghini.

Una veduta dall'alto del Castello di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dall'alto del Castello di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Costi e tempi

Anche sul fronte costi la Loggia, rappresentata oltre che da Castelletti anche dagli assessori Valter Muchetti e Federico Manzoni, può sorridere. Il totale stimato è di 4,5 milioni di euro (5 milioni con l’Iva, che per Brescia Mobilità a cui è affidato il progetto non rappresenta però un costo), con 4 milioni che arriveranno dalla Regione tramite apposita convenzione prossima alla firma. I costi di gestione si attesteranno invece sui 160mila euro annui, «ben al di sotto dei 400-500mila necessari per garantire un servizio di navette paragonabile in termini di passeggeri» sottolinea Medeghini.

Se tutto dovesse andare secondo i piani, il progetto esecutivo, che verrà affidato a ditta esterna tramite bando, sarà pronto per la fine del 2022 e l’opera vera e propria verrà inaugurata nel giugno 2023 dopo 8 mesi di lavori. Ancora prematuro parlare di possibile impatto dei cantieri, soprattutto per creare la galleria, dei materiali che verranno utilizzati e del costo dei biglietti: se ne discuterà davanti al progetto esecutivo.

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