Apre la nuova sede Acli Europa: «Più vicini alla comunità»

Potenziati i servizi per la zona Nord della città in via Branze 22. Sabato l’inaugurazione ufficiale alle 10.30
ACLI APRE UNA NUOVA SEDE
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Arriva la nuova sede dei servizi Acli a Brescia. Operativa dal 20 gennaio «Acli Europa» in via Branze 22 (a pochi passi dalla fermata metro), nasce con l’obiettivo di potenziare il servizio congiunto nelle sedi di via Corsica e via Spalto San Marco, a disposizione della vasta zona nord della città ancora sguarnita.

Ad inaugurarla sabato alle 10.30 sarà il presidente nazionale Emiliano Manfredonia.

A fronte dell’emergere di nuovi bisogni, Acli ha deciso di aprire la nuova sede per avvicinarsi alle comunità della zona nord con i servizi di Caf e Patronato in un luogo accogliente e funzionale. Tra i servizi offerti ai cittadini: la compilazione del modello 730 e modello redditi; l’Isee indispensabile per il rinnovo dell’assegno unico; al calcolo Imu; al modello Red/Invciv; superbonus 110% e contratti di locazione e comodato. Insomma, il ventaglio completo dei servizi che vengono proposti sull’intero territorio cittadino e provinciale.

«Abbiamo realizzato - ha osservato la vicepresidente Stefania Romano - un altro punto di prossimità per i cittadini. La nuova struttura, grazie al suo team di professionisti, è un importante passo verso un futuro più vicino ai bisogni dei bresciani, un supporto semplice e veloce». «Cominciamo l’avventura nel nuovo recapito - ha spiegato il direttore del Caf Michele Dell’Aglio - con alcuni servizi dedicati alla famiglia, come l’assegno unico, ma anche le pratiche legate alla maternità/paternità, al mondo del lavoro (Naspi, dimissioni telematiche) e al reddito di cittadinanza e invalidità. Ci sarà anche il servizio di lavoro domestico e nei prossimi mesi amplieremo l’offerta con la consulenza in materia pensionistica dei dipendenti pubblici».

Un lavoro impegnativo, basti pensare che nei primi 40 giorni del 2023 è stato calcolato l’Isee di 18.298 famiglie, contro le 9.058 pratiche dello stesso periodo del 2022. Fabio Raggi, direttore del Patronato, ha spiegato come sia stata fatta la scelta soprattutto per quel che riguarda alcuni servizi dedicati alla famiglia, al mondo del lavoro e ai cittadini più fragili. Il presidente del Patronato Giuseppe Foresti ha voluto insistere sull’idea di chiamare «Europa» la sede, non solo per circostanze e collocazione geografica in città: «Questa è la risposta giusta - ha ribadito - per soddisfare le tante richieste di lavoratori, studenti universitari, personale e utenza degli ospedali, e residenti non solo della zona nord, ma anche dei quartieri e paesi limitrofi».

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