Anno giudiziario, Castelli: «Ripensare con coraggio la giustizia»

Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello. In fase di definizione l'indagine su Marco Toffaloni nell'ambito della Strage di Piazza Loggia
Un momento dell'inaugurazione dell'anno giudiziario - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un momento dell'inaugurazione dell'anno giudiziario - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«È stato un anno difficile e pesante che in questo territorio ha avuto l’epicentro è che ha mietuto vittime, tra cui ci sono ben 14 avvocati e tanti nostri conoscenti, tanto che l’elemento simbolico che accompagnerà sempre la memoria di quanto accaduto è legato al nostro territorio, ed è quella fila di 70 mezzi militari che portavano le salme dei morti di covid a Bergamo nei forni crematori di altre città». Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello di Brescia Claudio Castelli nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. 

«È tempo - ha detto Castelli - di essere coraggiosi e di ripensare la giustizia che vorremmo, una giustizia più vicino ai cittadini, più fruibile, più comprensibile, più equa. L’epidemia ha sconvolto tutti i nostri parametri e dovremmo cercare di trasformare la crisi in occasione. Dobbiamo avere l’ambizione, una volta finita questa drammatica epidemia, di tornare non alla precedente normalità, ma ad una giustizia migliore che sia per tutti, operatori e cittadini, ampiamente soddisfacente».

«L’importante indagine nei confronti di un soggetto all’epoca minorenne per l’ipotesi di partecipazione alla Strage di Piazza della Loggia, condotta in stretto coordinamento con la parallela indagine della Procura ordinaria, è in fase di imminente definizione». 

Da tempo nel registro degli indagati è iscritto Marco Toffaloni, residente in Svizzera, e ritenuto partecipe delle attività preparatorie dell’ordigno che scoppiò il 28 maggio 1974 a Brescia provocando la morte di otto persone. All’epoca Toffaloni aveva 17 anni. Già condannati all’ergastolo, Carlo Maria Maggi, deceduto a dicembre 2018 e Maurizio Tramonte che sta  scontando in carcere la condanna definitiva.

Sono poi intervenuti Alessandra Dal Moro, rappresentante del Consiglio superiore della magistratura, Massimo Parisi, del Ministero della Giustizia, il procuratore generale Guido Rispoli e infine l’avvocato Fausto Pelizzari, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Brescia.

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