Andrea Orlando arriva a Brescia: «La vittoria della destra ci avvicinerebbe ai Paesi di Visegrad»

Il ministro del Lavoro si è espresso sul voto utile. Del Bono:«Casasco catapultato in città»
IL MINISTRO ORLANDO IN CITTA'
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«Per mantenere ancorata l’Italia all’Europa bisogna votare il Partito democratico e l’alleanza progressista. Con la vittoria della destra rischiamo una deriva che ci avvicinerebbe ai paesi di Visegrad». Ad attende Andrea Orlando al parco Gallo c’erano oltre duecento di simpatizzanti del Pd, forse di più, ma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali è riuscito a fermarsi poco più di mezz’ora. Arrivava da Trieste ed era pronto a ripartire per un’altra destinazione per soddisfare i tanti impegni di questa insolita e cortissima campagna elettorale estiva.

Mezz’ora durante la quale, stimolato dalle domande di Massimo Lanzini del Giornale di Brescia, ha sviscerato i temi a lui più cari, quelli del lavoro, attaccato la destra di Meloni e Salvini e invitato a non «buttare il proprio voto affidandolo al terzo polo». A chi rimprovera al Pd di aver gestito male il dialogo con Calenda risponde in modo chiaro: «Lo stabiliremo dopo le elezioni chi ha sbagliato. Intanto però bisogna sapere una cosa: dentro i collegi uninominali – ha detto – passa quello che arriva prima. E siccome nella maggior parte dei collegi il primo è della destra e il secondo del Pd e in pochi il contrario, per far vincere le elezioni al campo progressista e per battere la destra c’è uno strumento soltanto: votare per i candidati del Pd e dell’alleanza progressista.

  • L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
    L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
  • L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
    L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
  • L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
    L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
  • L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo
    L'incontro con Andrea Orlando a parco Gallo

Il voto utile l’ha inventato Ettore Rosato, l’autore del «rosatellum» che noi avemmo voluto cambiare, esponente del terzo polo. Lo spieghi Rosato a Renzi e Calenda che un voto al terzo polo è un voto buttato via che inevitabilmente agevola la destra».

Anche il sindaco Emilio del Bono era presente al dibattito e non sono mancati i botta e risposta con gli avversari politici. «Maurizio Casasco qualche giorno fa ha detto che la nostra città a Roma è male rappresentata e ha ottenuto poco in questi anni. È vero. Gli faccio notare però che da vent’anni alle elezioni politiche Brescia e la Lombardia esprimono purtroppo candidati di centrodestra. Il suo, quindi, è un invito a non votarli più e a cambiare». 

Il sindaco risponde così all’uscita di qualche giorno fa di Maurizio Casasco, candidato per Forza Italia «che da 20 anni vive a Roma ed è stato catapultato da Berlusconi in città per queste elezioni».

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