Alpini, la lunga sfilata nel segno della pace e della fratellanza

Tantissimi i bresciani alla giornata conclusiva del Pellegrinaggio in Adamello a Spiazzo. Toccanti le parole del cardinale Kasper
La lunga sfilata ha attraversato le vie centrali  di Spiazzo, in Trentino - © www.giornaledibrescia.it
La lunga sfilata ha attraversato le vie centrali di Spiazzo, in Trentino - © www.giornaledibrescia.it
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Sono state affidate al card. Walter Kasper la celebrazione della Messa e le riflessioni sul significato della manifestazione che hanno chiuso a Spiazzo, in Trentino, il 58° Pellegrinaggio in Adamello, promosso dalla Sezione di Trento dell’Associazione nazionale Alpini (che organizza l’evento in alternanza annuale con la Sezione Valle Camonica).

Dopo una sfilata per il paese, in testa i gonfaloni della Provincia e dei Comuni della Valle, seguiti dal Labaro dell’Ana, scortato dal presidente nazionale, Sebastiano Favero e da due generali di corpo d’armata alpini, Ignazio Gamba (comandante delle Truppe Alpine) e Francesco Figliuolo (già commissario all’emergenza Covid, ora alla guida del Comando di vertice interforze), gli alpini, a centinaia, si sono radunati nel piazzale delle scuole per assistere al rito eucaristico.

Chi c’era

Tra loro, oltre ai camuni, numerosi, col presidente Ciro Ballardini, c’erano quelli della Sezione di Brescia, guidati dal vice presidente vicario Beppe Cotelli (il presidente Turrini era salito a piedi ieri al Rifugio Bedole) e quelli di Salò-Monte Suello col presidente Sergio Poinelli. La giornata era intesa, come da tradizione, come omaggio agli alpini-pellegrini che sabato hanno affrontato, in circa 150, divisi in colonne, salita e scavalcamento del massiccio dell’Adamello. E a loro si sono rivolti gli oratori, a cominciare dal presidente della Sezione Ana di Trento, Paolo Frizzi, dal sindaco di Spiazzo, Barbara Chesi e dall’assessore provinciale al Turismo, Roberto Failoni.

Da tutti sono giunte parole di gratitudine per gli alpini, uomini di pace, della solidarietà e del fare, sempre pronti a intervenire ovunque ci sia bisogno. Molto articolato anche il saluto del gen. Figliuolo, che si è riferito anche al conflitto in Ucraina, che sta impegnando gli alpini in armi in vari Paesi, nel contesto delle operazioni Nato (reparti sono appena tornati dalla Lettonia, altri son diretti in Ungheria), ricordando come sia importante che vengano mantenuti ad alto livello addestramento (con aree adeguate) e dotazioni del nostro strumento militare.

Appello

Con un appello accorato alle istituzioni perché, anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’Ana, come i Campi scuola, si impegnino a trasmettere ai giovani i valori da sempre propugnati dall’Ana, si è invece concluso il saluto del presidente Nazionale Favero. Il cardinal Kasper, poi, ha disegnato un profondo ritratto dell’alpino come uomo chiamato a difendere i più deboli, in armonia con la storia e la natura, che ha sempre più bisogno di tutela.

Si è chiuso così un Pellegrinaggio tornato alla forma classica dopo due anni di sospensione per Covid: l’appuntamento, nel 2023, sarà con ogni probabilità a Vezza d’Oglio.

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