«Al ministro Nordio chiediamo personale, risorse e semplificazione»

Le criticità evidenziate dai vertici della giustizia e dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Brescia
Il presidente della Corte d'Appello di Brescia Antonio Matano - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente della Corte d'Appello di Brescia Antonio Matano - © www.giornaledibrescia.it
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A dispetto di una giustizia spesso troppo bistrattata e di numeri che (con le dovute differenze tra i vari tribunali) certificano lungaggini e pile di fascicoli accumulati sulle scrivanie, i magistrati italiani rimangono i più produttivi d’Europa e forse del mondo. Una conferma che arriva anche da Brescia, dove negli ultimi anni si è riusciti a ridurre notevolmente i fascicoli giudiziari, portandoli da 44mila a 18mila.

Carenze

Quindi, che cos’è che non funziona? «Lo stato di salute della giustizia nel distretto bresciano è buono - spiega il presidente della Corte d’Appello di Brescia, Antonio Matano - ma il problema sono le risorse. Per lavorare meglio, servono più magistrati e più personale amministrativo». Matano è stato ospite, ieri sera, nella trasmissione Messi a fuoco, andata in onda su Teletutto alle 20.30, insieme al procuratore generale, Guido Rispoli, e al presidente dell’Ordine degli avvocati di Brescia, Giovanni Rocchi.

La carenza d’organico e di risorse anche economiche è il vero vulnus della giustizia italiana. Al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presente a Brescia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, sarà chiesto innanzitutto di colmare queste gravi ed annose lacune. «Purtroppo - insiste Matano - abbiamo una grave carenza del personale amministrativo che rende difficile l’andamento della giustizia e dello svolgimento soprattutto delle udienze penali. A questo si aggiunga - conclude il presidente facente funzioni della Corte d’appello - che l’organico di diritto, riconosciuto alla Corte d’Appello, è datato e quindi sottodimensionato perché non tiene conto dell’aumento della popolazione».

Risparmio

Il procuratore generale Guido Rispoli - © www.giornaledibrescia.it
Il procuratore generale Guido Rispoli - © www.giornaledibrescia.it

Il ragionamento di Matano è condiviso dal procuratore generale, che riflette sul problema guardandolo da un’altra prospettiva: «Va bene - ha detto Rispoli - analizzare il costo della giustizia, ma varrebbe la pena guardare anche quanto denaro con il nostro lavoro si riesce a recuperare e quanti soldi facciamo risparmiare allo Stato quando sventiamo le classiche truffe fiscali, con milioni di euro di fatture false».

Il riferimento è all’intervista rilasciata al Giornale di Brescia dal procuratore capo, Francesco Prete, in pagina ieri, che ha quantificato in oltre 500 milioni di euro i soldi recuperati, cui vanno aggiunti sequestri e confische di beni immobili per un valore complessivo di oltre 130 milioni di euro. «Sono molti soldi - continua Rispoli - che andrebbero messi sulla bilancia quando si parla dei costi della giustizia».

Semplificazione

Giovanni Rocchi, presidente dell'Ordine degli avvocati di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Rocchi, presidente dell'Ordine degli avvocati di Brescia - © www.giornaledibrescia.it

Sulla carenza d’organico si è soffermato anche il presidente degli avvocati, Rocchi, che ha puntato il dito anche contro «le troppe assunzioni a termine fatte in questi anni. Di fronte ad una prospettiva incerta - ha chiarito - tanti giovani anche molto preparati lasciano il lavoro per andare magari ad occupare un posto in un’altra amministrazione dello Stato. Al ministro chiederemo quindi di aumentare il numero dei magistrati e del personale amministrativo senza dimenticare la necessità di semplificare il tessuto normativo italiano».

Questo aspetto potrebbe contribuire a ridurre i tempi della giustizia che, grazie alle riforme degli ultimi anni, almeno nel Civile sono tutti entro il limite dei tre anni. Diverso il Penale dove, se in appello è stato eliminato quasi completamente l’arretrato, il problema rimane nel primo grado, dove la riduzione delle pendenze non tiene il passo delle nuove iscrizioni.

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