AiutiAMObrescia: il Gruppo Grazioli dona mille camici

Il buon cuore dei bresciani batte per chi, anche in questa «Fase 2», lotta per i malati rischiando la propria vita. Ad aiutiAMObrescia - operazione lanciata dalla Fondazione Comunità Bresciana e dal nostro giornale che ha raggiunto i 16.606.253,04 di euro - continuano ad arrivare donazioni in denaro ma anche in forma di presidi di protezione individuale. L’ultima, recapitata direttamente negli uffici della Fondazione di via Gramsci, consiste in mille camici sanitari di terza categoria certificati CE. A spedirli è stato il Gruppo Grazioli. Produzione. «Alla Fab Spa di Paderno (realtà del Gruppo specializzata nella produzione di dispositivi di protezione e abbigliamento da lavoro, ndr) - spiega il presidente Pietro Grazioli - con il diffondersi di questa epidemia abbiamo iniziato a produrre anche camici, mascherine chirurgiche ed Ffp2 e tute.
L’abbiamo fatto quando le forniture dei prodotti che importavamo dall’estero si sono bloccate. Ci teniamo che questi prodotti, molto utili nella situazione che stiamo vivendo, arrivino dove c’è bisogno: ecco quindi che abbiamo donato mille camici ad aiutiAMObrescia».
Macchinari. Per avviare le nuove produzioni la Fab Spa, guidata da Davide, Carlo e Luigi Grazioli, ha acquistato «nuovi macchinari - sottolinea il presidente - progettati e acquistati in Italia: ci preme far lavorare le aziende del Paese e distribuire qui i nostri dpi». Nel dettaglio dall’azienda di Paderno Franciacorta, che ha alle spalle trent’anni di esperienza nel settore dei dispositivi di protezione individuale, escono tantissimi tipi di guanti (in lattice, in nitrile, in pelle... ), camici, tute, mascherine Ffp2 e mascherine chirurgiche. L’intenzione è quella di «proseguire la produzione anche quando l’emergenza sarà rientrata. I nostri dpi hanno ottenuto l’approvazione dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma. Alcuni, come i camici e le Ffp2 hanno anche la certificazione CE, per altri siamo in attesa».
Destinatari. I camici donati dal Gruppo Grazioli verranno presto distribuiti da aiutiAMObrescia. Nel frattempo l’operazione la cui base logistica è il magazzino Agliardi di Rezzato ha fatto avere alla Diocesi 500 saturimetri acquistati grazie alle tantissime donazioni che continuano ad arrivare dai bresciani ma non solo.
Volontari. Donazioni che hanno portato il conto corrente dell’iniziativa a quota 16,6 milioni di euro, cifra da capogiro in buona parte già spesa per aiutare il territorio ad affrontare l’emergenza. A breve nel magazzino dovrebbero arrivare anche altre mascherine Ffp2: sarà cura dei volontari del team guidato da Giancarlo Turati (ad di Fasternet) farle avere a chi ha la necessità di disporne. Il lavoro di aiutiAMObrescia insomma continua, grazie a tutte le realtà che stanno sostenendo con generosità la maxi operazione.
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