AiutiAMObrescia: anche Museke dona speranza alla nostra terra

La Fondazione impegnata soprattutto in Africa ha stanziato il controvalore di tre respiratori
Enrica Lombardi, fondatrice dell’associazione Museke - Foto © www.giornaledibrescia.it
Enrica Lombardi, fondatrice dell’associazione Museke - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Museke in lingua Kirundi è una parola che evoca l’alba, la luce, il sorriso. Un nuovo giorno, anche per Brescia. Che in questo periodo sta affrontando una dura battaglia contro un virus spietato. La Fondazione che porta questo nome e da anni opera in Africa dona infatti speranza alla nostra città stanziando oltre 21mila euro, ossia il controvalore di tre respiratori polmonari, ad aiutiAMObrescia.

«La nostra Fondazione - spiega il vicepresidente Giuseppe Lombardi - è nata nel 2009 in seguito al lascito testamentario di Natalina Barbi Gnutti ad Enrica Lombardi, che, con l’associazione, appunto, Museke, dagli anni Sessanta stava aiutando le donne e i bambini nella zona dei grandi laghi africani». Enrica Lombardi è morta nel 2015 e ora la Fondazione e l’associazione (che l’anno scorso ha compiuto 50 anni) portano avanti la sua missione, i suoi ideali «aiutando terre lontane, ma anche vicine: Brescia in questo momento ha bisogno di noi, non potevamo tirarci indietro - è il commento del vicepresidente -. Così abbiamo attinto dalle nostre casse le risorse necessarie per l’acquisto di tre respiratori e le abbiamo donate alla raccolta fondi promossa da Fondazione Comunità Bresciana e Giornale di Brescia». Raccolta che in poche settimane ha superato quota 16,6 milioni di euro grazie a 57mila donazioni grandi e piccole.

Come ci spiega Lombardi, Museke sta portando avanti tantissimi progetti. «Con l’Ats Kirembra - racconta - stiamo accompagnando all’autonomia l’ospedale dell’omonima città del Burundi. Insieme ad Amref siamo attivi in Etiopia con un progetto di accoglienza degli immigrati del Sudan, in particolare noi ci occupiamo di sanificazione e igiene. A fianco di Medicus Mundi sosteniamo a livello sanitario mamme e bambini in Mozambico. In Senegal, con il Vis, siamo impegnati nella creazione di attività generatrici di reddito. Sempre con il Vis e i salesiani abbiamo dei progetti anche in Burundi che riguardano ad esempio la prevenzione e la diagnosi del tumore della cervice uterina. Nello stesso Paese, con la nostra associazione, da un anno proponiamo anche corsi di formazione per fisioterapisti che seguono i bambini disabili».

Museke è in Africa, ma anche nel Bresciano: «In un edificio di Castenedolo - racconta il vicepresidente - ci siamo occupati dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Ora intendiamo mettere a disposizione quell’immobile ai Comuni del Distretto Brescia Est affinché lo utilizzino per ospitare adulti in condizioni di fragilità economica e sociale. Il progetto avrebbe dovuto concretizzarsi ora, ma l’emergenza sanitaria ha rallentato tutto. Sospendendo anche il nostro servizio di contenimento del disagio giovanile». Ma non la voglia di aiutare gli altri attraverso, ad esempio, questa donazione.

 

 

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