Agenzia delle Entrate occupata da Radio Onda d'Urto

La protesta degli antagonisti contro i vertici ora indagati per corruzione che all'emittente avevano elevato sanzioni
  • Occupazione dell'Agenzia delle Entrate
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Un'occupazione di protesta. È quella cui hanno dato vita nel primo pomeriggio esponenti del mondo antagonista e di Radio Onda d'Urto. Teatro di quello che è stato definito un «particolare flash mob» è stato l'atrio della sede dell'Agenzia delle Entrate di Brescia, in via Sorbanella, non lontano dalla Multisala Oz.

All'interno della sede provinciale sono stati srotolati striscioni che facevano riferimento alla maxi inchiesta avviata dalla Dda della Procura di Brescia relativamente a episodi di infiltrazioni mafiose nel tessuto imprenditoriale da un lato e corruzione dall'altro.

Proprio questo filone d'indagine ha toccato da vicino il direttore dell'Agenzia delle Entratre bresciana, Generoso Biondi (che ha respinto l'accusa di aver ricevuto parte di una tangente di 65mila euro per favorire un imprenditore in danno alla Pubblica amministrazione e fatto istanza al Riesame) e il funzionario Alessandro De Domenico, entrambi finiti agli arresti.

La protesta è stata organizzata perché, a quanto ribadito dai partecipanti, «si tratta degli stessi vertici che hanno firmato alcuni provvedimenti sanzionatori emessi contro Radio Onda d'Urto negli anni: multe e sanzioni, da sempre contestate nel merito dalla radio, che hanno messo a repentaglio la sopravvivenza della stessa».

 

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