Addio al vecchio cinema Astra, spazio alla Casa della Comunità

A Ospitaletto partita la demolizione della struttura: sorgerà un’opera strategica da 5 milioni di euro
Una elaborazione grafica della nuova Casa della comunità - © www.giornaledibrescia.it
Una elaborazione grafica della nuova Casa della comunità - © www.giornaledibrescia.it
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Al via gli interventi per la realizzazione della Casa della comunità. Nei giorni scorsi sono stati avviati infatti i primi lavori di demolizione sulla struttura posta in via Padana Superiore.

Lavori che sanciscono definitivamente la fine del Cinema Astra (in realtà chiuso da una decina d’anni) e la nuova vita per quell’edificio, che sarà un vero e proprio polo sanitario: ospiterà anche la Centrale operativa territoriale.

La struttura, da 2.430 mq, proporrà al piano terra la nuova farmacia comunale (e altre realtà commerciali) e al piano primo la Casa della comunità, con numerosi servizi gestiti dall’Asst Spedali Civili (con un accordo per l’utilizzo degli spazi da parte di Asst che porterà un riconoscimento una tantum di 200 mila euro): team multiprofessionali (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, guardia medica, specialisti, ambulatori interni e infermieri di famiglia), presenza medica e infermieristica h 24 e sette giorni su sette, punto prelievi, programmi di screening, servizi diagnostici e specialistici, servizio di assistenza domiciliare di base. Troveranno posto pure associazioni di cittadini e volontariato.

«La struttura - spiegano dal Comune - ripristina sul territori i servizi socio-sanitari e recupera il ruolo distrettuale di Ospitaletto nell’erogazione dei servizi, con l’inserimento della casa della comunità nella programmazione regionale, creando un nuovo polo attrattore pubblico sovracomunale con benefici indiretti anche per le altre attività del territorio».

L’edificio, come detto, ospiterà anche la Centrale operativa territoriale, con valenza distrettuale per gli 11 Comuni dell’Ovest bresciano (in tutto oltre 100 mila cittadini). Il polo nasce attraverso la riqualificazione di un’area degradata e dismessa da oltre dieci anni in partenariato pubblico privato (metodologia già applicata a Ospitaletto per le strutture sportive, come il neonato Centro Nuoto), accogliendo la proposta sotto forma di contratto di disponibilità (della durata ventennale) dell’Associazione temporanea d’impresa costituita da Arkos Costruzioni, Enel sì e Ferplant.

Quest’opera strategica (come sottolineato a più riprese il sindaco Giovanni Battista Sarnico) da quasi 5 milioni di euro verrà finanziata dalla valorizzazione delle due farmacie comunali, gestite da Neo farma 4 srl.

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