Accoltellato a 17 anni in centro città, indagini tra giovanissimi

Prognosi di 20 giorni per il giovane aggredito in corso Magenta. La madre: «Spero individuino i responsabili»
Il coltello non è stato trovato dalle forze dell’ordine - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il coltello non è stato trovato dalle forze dell’ordine - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La vittima ha visto in faccia i suoi aggressori. «Non indossavano la mascherina» ha raccontato il 17enne accoltellato a una coscia lunedì in corso Magenta in città. Pieno centro e pieno pomeriggio.

Dopo una notte sotto osservazione alla clinica Poliambulanza il giovane è stato dimesso ieri mattina con una prognosi di 20 giorni. Poteva andargli peggio. «La scuola per lui è finita, dovrà curarsi, ma la cosa più importante è che mio figlio stia bene» racconta la madre, ancora sotto choc. «Non ho ancora capito bene come sia successo. Di certo è inquietante l’orario in cui tutto è avvenuto, alla luce del sole e verso le 17.30 e soprattutto che ci siano ragazzi che hanno un coltello in tasca» commenta la donna.

Il giovane raggiunto da un fendete alla coscia è già stato ascoltato dagli agenti della Questura che stanno indagando su quanto accaduto. Determinanti saranno le immagini delle telecamere di sicurezza installate in strada oltre ad un video, girato in Piazza Paolo VI, che immortala una lite violenta con sberle e pugni che volano con una facilità spiazzante e davanti a passanti increduli. La cronaca dei minuti successivi è al vaglio degli inquirenti.

I giovani - e anche uno decisamente meno giovane - ripresi da un passante, in quella che sembra più una scena di un incontro di pugilato, sarebbero le stesse persone che poi si sono spostate in corso Magenta, nell’area del parchetto vicino al Liceo Classico Arnaldo. Ancora non è chiaro se il 17enne, appassionato di musica rap e che pare stesse sfidando alcuni coetanei a suon di musica in versi, sia stato colpito dagli appartenenti ad un gruppo diverso dal suo o se invece a ferirlo sia stato un componente della stessa compagnia. Le versioni dei giovani interrogati e messe a verbale da chi indaga, stando a fonti investigative, sarebbero discordanti. E la stessa vittima non avrebbe raccontato tutta la verità, almeno questa è la sensazione degli uomini delle forze dell’ordine.

Al momento non è emerso nemmeno il movente che ha fatto scattare la violenza culminata con un gesto che, solo per una questione di pochi centimetri, non ha avuto conseguenze ben più gravi. Oltre alla profonda ferita alla coscia, ricucita dai medici ed un versamento sulla stessa parte lesionata, lo studente ha diversi lividi sul volto per i calci presi mentre era a terra sul marciapiede. Quando la Polizia è arrivata in corso Magenta c’era solamente la vittima, mentre i suoi aggressori si erano già allontanati.

«La speranza è che possano essere identificati e che soprattutto questo episodio possa servire affinché non ne accadano altri» è l’auspicio della mamma del 17enne. «Con altri genitori - aggiunge - condividiamo le paure ogni volta che i ragazzi escono. Questa volta però si è andati oltre». Si tratta solo dell’ultimo episodio violento tra giovani che accade in centro città, ma non solo. A Gambara due settimane fa i residenti hanno assistito ad una spedizione punitiva di un gruppo - composto anche da minorenni - partito da Leno con l’intento di punire due 21enni. Finiti in ospedale dopo essere stati presi a bastonate. Dieci giorni fa due agenti della Polizia locale di Brescia sono stati accerchiati dagli amici di un 15enne che durante una rissa stava scagliando una sedia contro la vetrina di un bar. Parliamo di atti di violenza spesso alimentati dall’abuso di alcol tra i giovani che drink dopo drink, a partire già dal pomeriggio, perdono ogni tipo di freno inibitore.

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