Accoglienza sanitaria dei profughi, chiudono gli hub: le nuove regole

Da lunedì 16 maggio chiudono gli hotspot e ci sono nuove indicazioni per la gestione del contenimento della pandemia di Covid-19
Cambiano le regole per l'assistenza sanitaria ai profughi ucraini - Foto Ansa/Luca Zennaro © www.giornaledibrescia.it
Cambiano le regole per l'assistenza sanitaria ai profughi ucraini - Foto Ansa/Luca Zennaro © www.giornaledibrescia.it
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A quasi tre mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, e dal conseguente esodi di profughi verso l’Italia, cambiano a Brescia le regole dell’accoglienza sanitaria. Da lunedì 16 maggio chiudono gli hotspot e la gestione del contenimento della pandemia di Covid-19 rispetto ai profughi presenta alcune novità. Sul sito di Ats Brescia sono state diffuse tutte le nuove indicazioni, di cui sintetizziamo di seguito i passaggi fondamentali. 

Assistenza sanitaria

L’assistenza sanitaria resta gratuita: per ottenerla è sufficiente avere una tessera sanitaria che comprovi l’iscrizione al Servizio Sanitario Regionale. Per ottenerla serve presentare in questura la domanda di permesso di soggiorno e, con la ricevuta della domanda e il codice fiscale, è possibile avere la tessera sanitaria temporanea. Con il permesso di soggiorno, è possibile poi andare negli uffici Asst e scegliere il medico o il pediatra di famiglia. In caso di urgenze, comunque, è possibile accedere in via eccezionale agli ospedali anche senza tessera.

Vaccinazioni e tamponi

Se non si è in possesso di un Green pass, per averlo serve fare un tampone nasofaringeo. Il test anti-Covid è da fare anche per accedere alle strutture di accoglienza, in caso non si abbia una sistemazione a casa di parenti o conoscenti. Per fare un tampone, basta rivolgersi ai Centri tamponi delle Asst.

È importante anche essere in regola con tutte le altre vaccinazioni, sia per i bambini che per gli adulti. Nello specifico, per i bambini da 0 a 6 anni che frequentano scuole dell’infanzia e asili nido, è obbligatorio presentare il Certificato vaccinale che comprovi l’essere in regola con le vaccinazioni. Stesso discorso anche per scuole primarie e secondarie (minori tra i 6 ed i 18 anni). I centri vaccinali delle Asst sono il punto di riferimento sia per quanto riguarda i vaccini anti-Covid che per quelli ordinari.

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