A2A, un premio da oltre 4 milioni per il servizio idrico integrato

Nella lista dei promossi spicca il gruppo A2A, che riceve oltre 4 milioni di premio. In quella dei bocciati c’è invece Acque Bresciane, che incorre in una penale di circa 1,7 milioni.
A dare i giudizi è Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che non solo regola le tariffe, ma ha anche istituito un sistema di misura della qualità tecnica e contrattuale relativamente alla gestione del servizio idrico integrato. Attraverso il monitoraggio di alcuni indicatori (tra i quali le perdite idriche, le ore di interruzione del servizio, la qualità dell’acqua, e così via) assegna premi e penali.
Fondo specifico
Con due recenti delibere Arera ha dato applicazione a questo meccanismo con riferimento alle performance conseguite nel biennio 2020-2021. Le premialità sono erogate attingendo a uno specifico fondo istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea) e alimentato da una componente pagata dai cittadini nella bolletta dell’acqua: l’ammontare di risorse raccolte e distribuite nel biennio 2020-2021 è pari a 130 milioni di euro per la qualità tecnica e a 21,6 milioni di euro per quella contrattuale.
Il servizio idrico del Gruppo A2A, come dicevamo, ha ottenuto un importante riconoscimento: gli oltre 4 milioni saranno reinvestiti sul territorio per migliorare sempre di più le infrastrutture idriche e la gestione del servizio, rende noto l’azienda che attraverso le sue società gestisce il servizio in città, nella pianura orientale, nelle valli, oltre che nelle province di Como e Varese.
Da sottolineare che A2A ciclo idrico in particolare ha ricevuto premi per 1,7 milioni totali, divisi equamente tra qualità tecnica e qualità contrattuale. La società ha ottenuto mezzo milione di euro per il solo contenimento delle perdite idriche, che sono state ridotte del 4% rispetto ai valori del 2018.
Investimenti
«Il giudizio di Arera è una gratificazione per il lavoro che stiamo svolgendo - rimarca Tullio Montagnoli, amministratore delegato di A2A ciclo idrico -. Non ci accontentiamo degli obiettivi raggiunti e proseguiremo con gli investimenti: parliamo di circa 70 milioni all’anno». Montagnoli ricorda il percorso virtuoso di investimenti messo in atto da A2A ciclo idrico che ha visto crescere la spesa per abitante dai 42 euro del 2017 ai 104 euro nel 2022, esclusi i contributi ricevuti, considerando i quali si sono raggiunti i 117 euro, il doppio della media nazionale».
L’ad interviene anche sul tema delle perdite: «In Italia la media delle perdite delle reti idriche è del 42%, a Brescia città siamo al 28%. Proprio qui stiamo concentrando la maggior parte dei nostri sforzi: riuscire a scendere sotto la soglia del 20% sarebbe un risultato davvero ottimo».
Doccia fredda
Il giudizio di Arera è invece una doccia fredda per Acque Bresciane, società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato. «A livello di premialità commentano con amarezza dall’azienda - siamo stati penalizzati dalla mancata approvazione delle tariffe da parte dell’ufficio d’ambito. Tanto che stiamo esaminando la situazione per fare ricorso. Siamo tuttavia impegnati in una costante attività di miglioramento e ci aspettiamo che nei prossimi anni vengano riconosciuti l’impegno e la qualità del servizio che offriamo».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
