A2A promette: «Ridurremo le perdite d’acqua in città dal 28 al 20 per cento»

L’impegno esplicitato durante la presentazione del bilancio territoriale della multiutility
"RIDURREMO LE PERDITE DI ACQUA"
AA

L'impegno di A2A è quello di ridurre al 20% le perdite della rete idrica cittadina (che oggi sono al 28%). La promessa riecheggia nella White Room del museo di Santa Giulia, in occasione della presentazione del bilancio territoriale all’insegna di una «alleanza per la transizione ecologica».

A sottolineare la necessità di ridurre gli sprechi a 360 gradi è lo stesso amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini: «Non possiamo più permetterci perdite sulla rete. È un momento molto delicato, alla necessaria guerra per salvare il clima si somma la guerra vera in Ucraina che sta mettendo in difficoltà gli approvvigionamenti energetici. A maggior ragione, la rotta della transizione ecologica va percorsa con un’alleanza per consumare meno energia e meno acqua, per produrre meno rifiuti e per essere più efficienti».

Una visione (e una missione) che trova concorde il sindaco Emilio Del Bono: «Se il 40% dell’acqua di tutta la provincia viene disperso significa che siamo di fronte ad un grande tema di investimenti strategici. In città siamo al 28% di perdite, in Lombardia al 29%. Questo non è più accettabile - ha dichiarato il primo cittadino - l’acqua è un bene assoluto che deve essere preservato».

La lotta alle perdite

Molto è già stato fatto, grazie al sistema di monitoraggio Aquarius (che «ascolta» i rumori di fuoriuscite di acqua dalle tubazioni lanciando un allarme al centro di monitoraggio, prima che sia troppo tardi): nel 2021 A2A Ciclo Idrico ha così individuato 75 perdite grazie a 465 sensori che hanno ispezionato 135 chilometri di rete idrica. Ma la rete colabrodo dovrà essere ancora oggetto di diversi monitoraggi e di fasi di riparazione: il progetto verrà infatti esteso ad almeno altri mille chilometri di rete nei comuni della provincia gestiti dal Gruppo, oltre ai 700 chilometri della rete cittadina.

«A Brescia la transizione ecologica non è una retorica, è diventata una pratica - conclude Emilio Del Bono -: dalla decarbonizzazione degli impianti all’illuminazione pubblica a led, passando per la raccolta differenziata arrivata ad oltre il 70%. Ma si può fare ancora molto per creare un laboratorio di smart city a Brescia e fare della nostra città un modello». La raccolta differenziata. Se in città la differenziata ha raggiunto un valore del 71,1%, in provincia si attesta al 77,3%; inoltre nel 2021 il 75% di quanto raccolto è stato destinato al recupero di materia e il 25% a quello di energia.

E nell'ottavo bilancio di sostenibilità territoriale, A2A racconta con precisione e numeri alla mano il proprio impegno per migliorare Brescia e la sua provincia. «Quattrocentotrenta milioni di euro di valore distribuito, 588 aziende che lavorano per noi, oltre 2.300 dipendenti, 222 milioni di investimenti sul territorio. Questi sono numeri che parlano da soli per raccontare quanto l'azienda sia radicata nel territorio bresciano, che per noi resta il fulcro», continua Mazzoncini. La depurazione delle acque.

A proposito di territorio, la multiutility ha confermato gli investimenti per la depurazione delle acque: nel 2021 sono stati realizzati i nuovi impianti di depurazione di Gavardo e di Alfianello e sono stati avviati gli interventi per la realizzazione del depuratore della Valtrompia. «Riconfermiamo il patto con la comunità bresciana - spiega il presidente di A2A Marco Patuano -: nel corso del 2021 abbiamo mantenuto gli impegni presi realizzando iniziative, infrastrutture, investimenti che hanno contribuito a distribuire un importante valore economico. L’impegno forte e convinto da sempre caratterizza la nostra relazione col territorio e le persone che lo abitano».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia