«A Brescia il coronavirus non torna dove è già passato»

Michele Magoni, epidemiologo Ats: «Le persone hanno paura e stanno attente, ma c’è anche chi non si contagia»
Passanti in corso Zanardelli in centro indossano la mascherina - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Passanti in corso Zanardelli in centro indossano la mascherina - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Dove ci si contagia di più? A scuola, sui treni, al cinema, in palestra, al ristorante? O negli altri luoghi sottoposti a restrizioni con l’ultimo provvedimento del presidente del Consiglio dei ministri? «Capire la catena di trasmissione virale è molto difficile. Un esempio: se un bambino è positivo, potrebbe essere stato contagiato in casa da un familiare asintomatico, ma anche da un compagno di classe o su un mezzo di trasporto. Come si fa a sapere con esattezza?». A spiegarlo è Michele Magoni

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.