A Brescia arrivano sempre meno profughi dall'Ucraina

Circa 20 persone vengono registrate ogni giorno. Da inizio anno sono state seguite 582 famiglie e sono arrivate ottomila persone
EMERGENZA UCRAINA
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Con la graduale riduzione dell’arrivo in Italia di profughi ucraini anche il clamore dell’emergenza si è attenuato. Dai numeri più alti delle prime settimane di guerra si è passati a circa 20 persone registrate ogni giorno dalla Questura di Brescia.

Non finisce però il bisogno di chi, lontano da casa, ha perso tutto e non riesce a ricostruirsi una vita.

Da febbraio in provincia di Brescia sono arrivati 8mila ucraini: circa 2500 sono rientrati in Ucraina e oltre 5mila vivono in mezzo a noi, gran parte dei quali presso famiglie che li ospitano e che sono sostenute solo dalla comunità e dalle parrocchie. Il comune di Brescia fin dall’inizio ha attivato una rete con le associazioni del terzo settore che hanno continuato a seguire queste persone anche dopo la prima accoglienza.

Ad aprile 2022 la Loggia ha attivato il centro di distribuzione generi alimentari nella ex sede della Omb, in via Chiappa, che è rimasto aperto fino al 17 dicembre. Il Comune ha impegnato 130mila euro, ai quali si aggiungono le donazioni di privati e 10mila euro da parte di Brescia mobilità. Con il supporto della Croce Rossa, sono state seguite 582 famiglie e distribuiti quasi diecimila pacchi, grazie al lavoro di 745 volontari.

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