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Zia Emilia: «Le 107 primavere che non mi sembra di avere»

Casa di riposo di Calvisano in festa per il super compleanno di Emilia Rosa Freato: «Amo questa terra»
Emilia Rosa Freato compie 107 anni - © www.giornaledibrescia.it
Emilia Rosa Freato compie 107 anni - © www.giornaledibrescia.it
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Un sorriso che parla da solo, l’enorme affetto di familiari e conoscenti ed una grande torta con un numero importante da spegnere: cosa volere di più? Così, in semplicità, Emilia Rosa Freato ha festeggiato sabato - in leggero anticipo sul calendario - le sue «107 primavere che non mi sembra di avere», volendo citare la divertente scritta sulla maglietta indossata per la speciale occasione. Una battuta, questa, che fotografa la sua ironia e ricalca lo stile delle precedenti t-shirt celebrative: dai «106 anni di fuoco ma per me è ancora poco» del 2018 ai «105 sono tanti, ma io vado avanti» del 2017.

Eppure la carta d’identità non mente: «Calvisano, 6 giugno 1912» viene infatti riportato alla voce «data di nascita», inserendola di diritto nell’elenco dei supercentenari della provincia e d’Italia. Poco importa, però: zia Emilia - come la chiamano in paese - si sente ancora giovane. Certo: alcuni acciacchi dovuti alla veneranda età hanno fatto capolino e da qualche tempo è ospite della casa di riposo Beata Cristina. Ciò nonostante la sua energia è ancora capace di contagiare chi le sta attorno.

Basta allora sentirla intonare le adorate canzoni «Madonnina dai riccioli d’oro» e «Mamma son tanto felice» (in ricordo della madre Rosa e di papà Massimiliano), che subito parenti ed amici vengono coinvolti dalla sua allegria e dalla sua serenità. E anche quando rispolvera la memoria, tutti restano estasiati dai suoi racconti: «La mia vita è legata al mondo contadino e a Calvisano - dice la decana -. In famiglia eravamo 32 persone. Sposandomi nel 1936 con Umberto, mi sono poi trasferita nella cascina Casella. Lì ho dato alla luce quattro splendidi figli: Franco, Mario, Giovanni, Annarosa. Sono contenta così: amo questa terra, a me tanto cara». E come non darle ragione? In attesa di festeggiare allora i 108, la comunità le augura un altro anno pieno di felicità.

 

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