Violentata al parco, «più controlli a Chiari»

«No ai facili allarmismi sui richiedenti asilo».
È il prefetto Valerio Valenti il primo a prendere la parola al termine del tavolo sulla sicurezza nell'ovest bresciano. L’incontro è stato convocato con i vertici delle Forze dell'ordine e il procuratore generale dopo la violenza sessuale subita a Chiari da una 22enne abusata da tre richiedenti asilo di origini pakistane, ora in carcere.

Il fatto è avvenuto ad una settimana di distanza dall'abuso subito dal vicino di casa rumeno da una donna di 87 anni a Castelcovati.
Sulla vicenda di Chiari la dinamica si chiarisce con il passare delle ore.
Non regge secondo gli inquirenti la tesi dei tre indagati che, difendendosi dall’accusa, hanno parlato di rapporto sessuale consenziente, con la giovane che avrebbe accettato 15 euro in cambio.
«Sono stati buttati addosso alla vittima dai tre soggetti. Al momento della denuncia la giovane li ha forniti ai carabinieri», ha speigato il procuratore Dell'Osso.
Particolari a parte, nel paese dell'ovest bresciano si registra paura.
«Abbiamo portato all'attenzione di questo tavolo il reale bisogno di sicurezza», ha detto il sindaco di Chiari Massimo Vizzardi.
«Faremo un comitato sul posto, garantiamo più controlli fin da ora», ha risposto il prefetto che, a sua volta, ha chiesto al primo cittadino di migliorare l'arredo urbano nelle zone più degradate.
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