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Velodromo di Montichiari, via al maxi cantiere da un milione

I lavori dureranno alcuni mesi: verrà potenziata l’illuminazione. Idee per il magazzino della Nazionale
Il Velodromo di Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Velodromo di Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Via ai lavori che dovrebbero finalmente condurre alla sistemazione definitiva e al dissequestro del velodromo di Montichiari e, intanto, si pensa anche a rilanciarlo: nei giorni scorsi il cantiere è stato consegnato alla ditta esecutrice e, indicativamente, gli interventi saranno conclusi nell’arco di cinque-sei mesi. Lo apprendiamo dal sindaco Marco Togni.

Come il primo cittadino aveva già riferito al nostro giornale, questo ultimo step prevede interventi sugli impianti di illuminazione, termico e antincendio, nonché interventi murari, di impermeabilizzazione e anche di sanificazione dato che le infiltrazioni subite hanno segnato la parte bassa dell’impianto. «Il velodromo è comunale, ma ho chiesto che la stazione appaltante fosse il Coni, che dunque seguirà gli interventi - spiega il sindaco -. Eravamo pronti a partire con i lavori già da luglio, ma abbiamo deciso di accogliere la richiesta della Federazione ciclistica e di posticipare il via perché la Nazionale aveva preparazioni importanti da portare a termine».

Apprendiamo che questo step di opere sarà da circa un milione e 100mila euro, ossia quanto resta dello stanziamento governativo iniziale per tutta la struttura che, ricordiamo, è già stata sottoposta al rifacimento della copertura e alla rilevigatura della pista. «Federazione e Coni vogliono puntare molto sul velodromo, che è l’unico coperto in Italia - prosegue il sindaco -. Infatti, ad esempio, è stato rivisto il progetto riguardante il rifacimento dell’illuminazione, potenziando il sistema: non solo saranno collocate lampade a led come già era previsto, ma l’illuminazione verrà calibrata per le esigenze di future riprese televisive». Al termine dei lavori e del collaudo, si intende quindi chiedere agibilità e dissequestro.

Ci sono però altri argomenti di confronto al vaglio, legati al futuro della struttura (di cui bisognerà identificare anche un gestore) e, in generale, alla valorizzazione della presenza e dei servizi rivolti al comparto ciclistico: «La Federazione mi ha chiesto di supportarli nella ricerca di una struttura che possa fungere da loro magazzino della Nazionale - dice Togni -. Ne dobbiamo parlare, ma abbiamo avanzato una proposta: noi potremmo mettere a disposizione un terreno comunale ubicato a nord dell’impianto e la Federazione si potrebbe occupare della realizzazione della struttura. Vedremo. Sul fronte del rilancio e della valorizzazione dell’impianto, invece, come Amministrazione vorremmo che il velodromo fosse un centro di riferimento completo per il settore ciclistico del Nord Italia: ad esempio, vorremmo fosse dotato di un centro medico e di posizionamento o, in generale, di servizi aggiuntivi, specialistici, che possano ampliarne l’utenza. Ci troveremo presto con il Credito sportivo per ragionare su più fronti».

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