Bassa

Ucciso dalla pistola che stava pulendo, lunedì i funerali

La salma di Roberto Scalvini è arrivata stamattina nella camera ardente allestita nel distaccamento dei Vigili del fuoco di Orzinuovi
Roberto Scalvini in divisa da pompiere - © www.giornaledibrescia.it
Roberto Scalvini in divisa da pompiere - © www.giornaledibrescia.it
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È arrivata stamattina nella camera ardente allestita nel distaccamento dei Vigili del fuoco di Orzinuovi, in via Corridoni, la salma di Roberto Scalvini. L’orceano 61enne, ex vice capo della caserma orceana, ha perso la vita mercoledì mattina, ucciso da un colpo di pistola partito accidentalmente mentre stava pulendo l’arma. I funerali si svolgeranno lunedì alle 10 nella chiesa parrocchiale e proseguiranno verso il cimitero del paese.

I carabinieri che stanno indagando sull’accaduto hanno confermato ieri la prima ipotesi di un incidente fatale. Accanto al corpo esanime dell’uomo sono stati trovati infatti un’altra pistola di cui aveva appena terminato la manutenzione, e gli arnesi che servono per la pulizia. Il colpo è partito direttamente sul volto all’altezza degli occhi, e all’arrivo dei soccorsi le condizioni della vittima sono sembrate gravissime. Immediata la corsa in ambulanza prima al vicino ospedale di Chiari, poi all’O-spedale Civile di Brescia, dove l’uomo è spirato un’ora dopo.

La notizia ha sconvolto la cittadina di Orzinuovi, dove Roberto era titolare di una boutique prestigiosa di tradizione quasi secolare sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele. Ma il suo ricordo è legato soprattutto a quello che in realtà è sempre stato il suo primo mestiere fin dall’età di 27 anni, il vigile del fuoco. Il distaccamento orceano, comandato da Gianluca Colossi, suo carissimo amico, è stato la seconda casa di Scalvini, che coltivava qui la sua passione con spirito di abnegazione e senso del dovere.

Migliaia le manifestazioni di vicinanza alla famiglia espresse sui social: l’ex pompiere, in pensione da quasi un anno, vi è ricordato con affetto come una persona cordiale, esempio di gentilezza, con negli occhi quella scintilla interiore che spinge ogni soccorritore a non cedere di fronte alle difficoltà. «Orzinuovi - ha dichiarato il sindaco Gianpietro Maffoni - ha perso un uomo importante, pronto a scontrarsi con l’imprevisto e il pericolo pur di essere di aiuto alla sua comunità. La sua figura resterà esempio di impegno, solidarietà e altruismo».

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