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Troppi casi Covid, mensa scolastica chiusa fino al 21 gennaio

Prolungata la sospensione del servizio alla primaria dell’istituto comprensivo di Orzinuovi. Coinvolte circa 300 famiglie
L’edificio che ospita le scuole elementari -  © www.giornaledibrescia.it
L’edificio che ospita le scuole elementari - © www.giornaledibrescia.it
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Niente mensa scolastica alla primaria dell’istituto comprensivo di Orzinuovi almeno fino al 21 gennaio. La decisione è stata presa ufficialmente mercoledì da parte dell’amministrazione comunale in accordo con la dirigente scolastica Raffaella Ferranti e con il consiglio di istituto. Una scelta sofferta, come riferisce l’assessore all’Istruzione Luca Bulla, ma necessaria dopo una serie di approfondite valutazioni sull’esponenziale aumento di casi di positività nel Comune di Orzinuovi negli ultimi giorni.

La decisione riguarda circa 300 famiglie, che dal 24 novembre, quando la pandemia ha iniziato a colpire gli alunni delle classi elementari, non usufruiscono più del servizio. La mensa a quella data era stata sospesa, perché giudicata un ulteriore e possibile elemento di rischio per la salute dell’intera popolazione scolastica. A metà dicembre peraltro 7 classi su 25, con più di 150 alunni coinvolti, erano finite in quarantena.

«I dati degli ultimi giorni - spiega il sindaco Gianpietro Maffoni - evidenziano un aumento dei casi e questo ci spinge ad avere molta prudenza e a prorogare la chiusura del servizio di refezione, in attesa anche delle nuove indicazioni ministeriali al riguardo. Comprendiamo il disagio per le famiglie, crediamo però che la priorità in questo momento sia la tutela della salute di tutti».

Lo ribadisce l’assessore Bulla: «La situazione pandemica in forte espansione non permette di affrontare una riapertura in sicurezza. L’attesa delle indicazioni ministeriali su un possibile screening della popolazione scolastica e sulle altre eventuali misure da adottare ci ha indotto a prolungare la sospensione della mensa, per consentire un attento monitoraggio dei casi almeno per due settimane dalla ripresa delle lezioni.

La scelta era stata condivisa anche dalle minoranze nello scorso Consiglio comunale. Promettiamo di ripartire non appena si ridurranno i numeri dei casi positivi». «Nel frattempo - suggerisce il consigliere delegato ai rapporti con gli istituti scolastici, Fabiano Nobilini - è fondamentale che i bambini si vaccinino per evitare la malattia e consentire di ricominciare in sicurezza anche all’interno della scuola». Il consiglio d’istituto è stato preventivamente avvisato della decisione.

Riferisce il presidente Giovanna Sareni: «Siamo in continuo contatto con l’amministrazione comunale, che ci tiene puntualmente aggiornati su dati e provvedimenti. Auspichiamo che il servizio mensa venga in qualche modo riorganizzato, per garantire una maggiore tutela della salute dei bambini».

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