Trattore rubato a Leno ricompare un mese dopo in Romania

È stato ritrovato in Romania uno dei trattori rubati all’inizio di marzo nella Bassa nel corso di una serie di incursioni di predoni che avevano messo in allarme l’intero mondo agricolo. Trafugato un mese fa in una cascina a Leno da quella che era evidentemente una banda specializzata, il Fendt da quasi 80mila euro è stato trovato oltre confine.
«Quando potrò riaverlo per ora non è stato possibile saperlo, mi è stato detto che ci vorranno parecchi mesi - spiega il proprietario Fabio Oneda, che prosegue - il mio mezzo è stato immatricolato nuovamente ma le forze di polizia, grazie al numero del telaio, sono riuscite a scoprire che era stato rubato».
Il furto, avvenuto a inizio marzo, fa parte di una serie di colpi messi a segno in pochi giorni nella Bassa da una banda specializzata, con molta probabilità la stessa che ha agito tra Ghedi, Montichiari, Leno e Quinzano. «Ora il mio trattore è sotto sequestro - continua l’agricoltore - e naturalmente senza quello sono fermo. Per lavorare i terreni ho cercato di organizzarmi in altro modo, affittando altri mezzi, ma la mia attività ne sta risentendo. Del mio trattore ho trovato solo il satellitare che i ladri hanno gettato in un campo ad un chilometro dalla mia cascina».
In quell’occasione i malviventi infatti prima hanno acceso il trattore e solo successivamente si sono sbarazzati dell’antifurto. «La mattina successiva - continua Oneda - appena mi sono accorto del furto sono andato a controllare gli spostamenti che vengono registrati in automatico sul computer: alle 2.05 la banda ha acceso il Fendt e poi, dopo circa un chilometro, il segnale si è perso. Nello stesso punto ho poi ritrovato l’antifurto».
L’agricoltore ha chiesto aiuto a Confagricoltura per provare a velocizzare l’iter di restituzione del trattore. «Negli anni abbiamo segnalato più volte il crescente fenomeno dei furti di mezzi agricoli - dichiara il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli -, in particolare nella Bassa. Avevamo immaginato che il mercato di sbocco potesse essere quello dei Paesi dell’Est e quanto accaduto al nostro associato ne è la riprova. Per questo ringraziamo tutte le forze dell’ordine che si stanno impegnando nel controllo del territorio: sappiamo che questo è un periodo particolarmente delicato, ma non possiamo abbassare comunque la guardia. Gli imprenditori agricoli, i loro beni e proprietà hanno bisogno e richiedono sempre maggiori controlli». Confagricoltura Brescia si è già attivata per supportare l'azienda cercando di accorciare i tempi per la riconsegna del mezzo, contattando le sedi opportune.
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