Bassa

Torna a splendere la fortificazione del Castello Bonoris di Montichiari

Il restauro del rivellino è solo il primo passo di un progetto che mira a valorizzare il maniero
L'ingresso di Castello Bonoris restaurato - © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso di Castello Bonoris restaurato - © www.giornaledibrescia.it
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San Pancrazio è tornato a risplendere e anche le restanti superfici del rivellino, prima logorate dal tempo, appaiono uniformi e curate.

È il risultato del complesso restauro alla fortificazione del Castello Bonoris: sabato l’Amministrazione comunale e la direzione di Montichiari Musei hanno presentato il lavoro che fa parte di un progetto più ampio già autorizzato, con cui si intende valorizzare maggiormente questo edificio-simbolo di Montichiari.

Il progetto

In questa prima fase è stato recuperato il rivellino, la struttura che si incontra all’ingresso del Castello, attrezzata di ponte levatoio, le ante del maniero e realizzati i servizi igienici per disabili, dato che prima c’era un solo bagno. Come illustrato dagli amministratori «i lavori sono stati finanziati con 170mila euro provenienti dalla Regione Lombardia, a cui il Comune ha aggiunto altri 70mila euro». Al taglio del nastro era presente la consigliera regionale Claudia Carzeri che, ai tempi del piano regionale per sostenere la ripresa dal Covid, si era mobilitata reperendo risorse per Montichiari che sono state investite sulla conservazione del patrimonio culturale «in linea con il nostro programma elettorale che puntava alla manutenzione, tutela e conservazione del patrimonio» ha detto il sindaco.

«È un orgoglio per noi mostrare questo lavoro che ha permesso di riportare il rivellino alla veste originaria - ha detto l’assessora alla Cultura e vicesindaca Angela Franzoni -. Il nostro Castello è diventato il suo simbolo. Negli ultimi anni, si sta riscontrando un notevole incremento degli ingressi, complici anche le manifestazioni organizzate e la biglietteria online».

«L’intervento fa parte di un progetto più ampio già autorizzato in modo da contrarre i tempi non appena troveremo le risorse necessarie - ha spiegato l’assessore Graziano Bonometti-. Esso prevede anche il restauro di vetri, merlature e parti di copertura e di facciata del Castello. Al di fuori di questo progetto, vorremmo anche sistemare l’illuminazione».

E non finisce qui: sempre al di là del progetto suddetto, «vorremmo anche rendere più visibile il Castello dal basso, intervenendo sulla vegetazione; ciò non solo per questioni di visibilità, ma anche per esigenze conservative» ha detto Togni. Insomma, le idee non mancano e saranno concretizzate non appena i fondi lo consentiranno. Soddisfazione anche nelle parole del direttore di Montichiari Musei Paolo Boifava, che ha spiegato come i vincoli di tutela non abbiano permesso di colmare le lacune nella decorazione pittorica. Presenti anche l’architetta Laura Furlan, responsabile del progetto, la quale ha evidenziato il lavoro di squadra con l’Ufficio tecnico comunale e l’accuratezza del recupero, nonché l’impresa Officine pittoriche che ha realizzato i lavori.

Intanto si avvicina la chiusura stagionale del Castello, che sarà visitabile ancora il prossimo fine settimana e poi, probabilmente, durante aperture straordinarie, come quella del primo novembre, sempre che il meteo lo consenta. 

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